Caso mensa, l’opposizione: “Altro esempio di scarsa programmazione”

di Nicola Rosselli

 Aversa. “Apprendiamo dalla stampa della risoluzione del problema mensa e ce ne compiacciamo”.

A parlare i consiglieri comunali Michele Galluccio, Paolo Galluccio, Gino della Valle, Gianpaolo dello Vicario, Augusto Bisceglia, Orlando de Cristofaro e Imma Lama che continuano: “Ma ci sovviene qualche riflessione: se il sindaco si fosse attivato già qualche settimana prima presso la stazione unica appaltante per accelerare i tempi, ci sarebbero stati tutti questi disservizi come la sospensione eccetera?”.

Una domanda per loro retorica e il seguito: “Ancora una volta, quindi, si è palesata tutta la scarsa programmazione nell’organizzazione dei servizi minimi di una città grande come Aversa. Infatti si sapeva da tempo della scadenza del 31 marzo e che non si sarebbe potuto più prorogare il servizio mensa con il vecchio contratto. Quindi la domanda sorge spontanea: si sarebbe potuto attivare da prima presso la stazione unica appaltante, come ha fatto questa settimana, per fare arrivare i certificati mancanti per l’assegnazione provvisoria della nuova gara e non il 27 marzo così come si evince dalla nota allegata di richiesta del comune e risposta del Suap? Inoltre, attivarsi prima avrebbe significato far risparmiare al comune la somma annunciata solennemente già da molto prima?”.

Dopo queste domande la considerazione politica: “Ecco un altro minestrone di salsa sagliocchiana con il sindaco ad affermare che lui non centra. Il tutto ciappare davvero privo di ogni realtà. Avremmo appezzato ancor di più se fosse stato sincero e avesse chiesto scusa ammettendo delle evidenti responsabilità dirette, ma purtroppo, l’umiltà non e una virtù di tutti ed è più semplice continuare ad affermare che è sempre colpa di qualcun altro”. La querelle mensa rischia di diventare la nuova telenovela dello scenario politico cittadino, dopo quella relativa a piazza Crispi.

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