Di Muro: “Patto di stabilità rispettato”

di Redazione

 Santa Maria CV. Anche quest’anno il Comune di Santa Maria Capua Vetere rispetterà il patto di stabilità e chiuderà il consuntivo con un ingente avanzo di amministrazione.

Lo annunciano il sindaco Biagio Di Muro e l’assessore al Bilancio Carlo Troianiello. Rispetto all’obiettivo programmatico, fissato dal ministero, di un saldo finanziario di 3 milioni e 114mila euro, è stato raggiunto un saldo di quasi 4 milioni di euro, largamente superiore a quanto stabilito a livello governativo. “Questo significa – spiega il sindaco Di Muro – che l’amministrazione comunale ha risparmiato di più e speso di meno di quanto richiesto dai parametri nazionali. Tutto il resto, compreso quanto si legge sull’argomento sui blog e in rete, attiene alla sterile polemica demagogica, priva di qualsiasi fondamento tecnico e politico. Non c’è alcuna ipotesi, né vicina né lontana, di dissesto finanziario per il Comune sammaritano”.

Il primo cittadino si riferisce, in particolare, alla delibera per la quantificazione delle somme impignorabili per il primo semestre 2014. “Si tratta – aggiunge Di Muro – di un provvedimento frequentissimo negli enti locali, specialmente alla luce degli interventi legislativi degli ultimi anni che hanno notevolmente ridotto i trasferimenti di risorse dallo Stato ai Comuni”. Non va dimenticato inoltre, come risulta dalle premesse della delibera in questione, che il Comune di Santa Maria Capua Vetere si trova ad aver anticipato circa otto milioni di euro per conto del ministero della Giustizia e che lo stesso Stato è debitore di circa tre milioni di euro per la Tarsu. “E’ inconcepibile – commenta Di Muro – che proprio il governo si renda colpevole di un mancato pagamento di imposte che a qualsiasi cittadino verrebbero richieste con atti esecutivi”.

“L’ingente somma che lo Stato dovrà restituire al Comune – conclude il sindaco – rende, in pratica, impossibile una programmazione razionale dei flussi di entrata e di spesa e, per questa ragione, la delibera di impignorabilità diventa necessaria per garantire i servizi primari che l’ente locale deve assicurare ai cittadini a fronte dell’inerzia dello Stato centrale”.

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