Visco: “Rigidita’ frena sviluppo”. Bonanni: “Parole a vanvera”

di Redazione

 Roma. “Rigidità legislative, burocratiche corporative, imprenditoriali, sindacali, sono sempre la remora principale allo sviluppo del nostro paese”.

Così il governatore di Bankitalia Ignazio Visco, rifacendosi alle parole di Guido Carli, durante la celebrazione del centenario della nascita dell’economista alla Luiss. “I problemi odierni dell’Italia – ha osservato Visco – sono molto simili a quelli che si potevano osservare al termine del governatorato Carli”.

In occasione dello stesso evento, è intervenuto anche il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, il quale ha osservato: “Penso che sia il momento di dire che bisogna cambiare direzione all’agenda politica-economica in Europa. Non solo perché suona bene ma soprattutto perché mi sembra la conseguenza logica da quando la crisi globale è diventata crisi europea”.

“Oggi – ha proseguito il governatore di Bankitalia – non manca, come non è mancata in passato, la consapevolezza delle cose da fare. Ma i movimenti della politica, del corpo sociale sono apparsi impediti e l’azione è risultata largamente insufficiente rispetto al bisogno. Le conseguenze dell’immobilismo sono però diverse da quelle che si manifestavano negli anni Settanta: mentre allora era l’inflazione, oggi è il ristagno”.

Per questo, la Banca d’Italia sollecita il governo ad affrontare “risolutamente” i nodi strutturali che frenano l’economia italiana per confermare gli “incoraggianti” segni di ripresa come “i rinnovati segnali di interesse per i mercati italiani, incluso quello dei titoli di Stato”.

“Solo affrontando risolutamente i nodi strutturali che hanno frenato l’economia italiana già prima delle recenti crisi, e ne hanno aggravato le conseguenze, sarà possibile riprendere un sentiero di crescita robusta e duratura”, ha aggiunto il governatore.

Parole che non lasciano indifferenti i sindacati. “Mi sembra un riproporre ricette che hanno già mostrato il loro fallimento”, dice il segretario della Cgil Susanna Camusso, mentre il segretario della Cisl Raffaele Bonanni, secondo cui, “ci sono alte autorità che spesso parlano a vanvera”.

“Non si può fare di ogni erba un fascio” ha aggiunto Bonanni. “Ci sono sindacati e sindacati, imprese e imprese e associazioni imprenditoriali e associazioni imprenditoriali, vero è che le massime autorità debbono stare molto attente a come parlano perché stanno diventando loro un problema, stanno gridando allo sfascio e stanno diventando loro gli untori del populismo italiano”.

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