Torino, scoppio palazzina: famiglie accolte da strutture

di Mena Grimaldi

 Torino. Saranno ospitati in alcune strutture residenziali cittadine di social housing o le 26 famiglie, cinquanta persone complessivamente, che lunedì mattina hanno dovuto lasciare i loro appartamenti in seguito all’esplosione che ha gravemente danneggiato alcuni alloggi di un condominio di proprietà del Consorzio intercomunale torinese (Cit) e in gestione all’Azienda territoriale per la casa (Atc) alla periferia del capoluogo piemontese.

”I tecnici comunali e quelli di Cit e Atc – ha comunicato il vicesindaco Elide Tisi nel pomeriggio in Sala Rossa – sono già al lavoro per mettere in sicurezza le parti comuni dello stabile e in serata alcuni inquilini potranno fare rientro nella propria abitazione, eccetto che in un paio di alloggi adiacenti quello dell’esplosione”.

”Per la parte in cui è avvenuta l’esplosione, si dovrà aspettare la conclusione dei sopralluoghi tecnici per sapere – ha spiegato Tisi – in quanti dei ventiquattro appartamenti si potrà tornare nel giro di qualche giorno e quale sarà invece il numero di quelli che hanno subito danni significativi, necessitando quindi di interventi strutturali. Per questi ultimi, ovviamente, i tempi per restituirli alle famiglie saranno più lunghi. In ogni caso – ha concluso -l’amministrazione comunale offrirà tutto il sostegno e l’accoglienza necessaria in attesa che possano far ritorno nella propria casa”.

A seguito dell’esplosione, Una decina di persone sono state portate in ospedale. La maggior parte ha riportato lievi contusioni e intossicazioni da fumo.La più grave è una donna di 37 anniche si trova all’ospedale Giovanni Bosco in rianimazione, con prognosi riservata, per l’inalazione di fumo. Il figlio di 15 anni, estratto dalle macerie, è all’ospedale Regina Margherita conun trauma cranico non gravee una leggera intossicazione da fumo.

Nello stesso ospedale si trova il fratellino di 12 anni, ferito alla testa in modo lieve.Un anziano di 76 anni poi, è ricoverato al Cto con ustioni di secondo gradosu circa il 20 per cento del corpo, mani volto e gambe.

Al momento la prognosi è riservata soprattutto in considerazione dell’età avanzata dell’uomo. ll pm Raffaele Guariniello ha aperto un’inchiesta sullo scoppio. Il fascicolo, per ora contro ignoti, è aperto perdisastro colposo e lesioni colpose. Il magistrato ha anche affidato una consulenza tecnica per capire le cause dell’esplosione.

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