Renzi: “Con l’Ue né conflitti né sudditanza”

di Redazione

 Bruxelles. “Non mi sembra che ci sia alcun rapporto conflittuale con le istituzioni europee, abbiamo grandissima fiducia e un grande desiderio di investire nell’Europa che non rappresenta il nostro passato ma il nostro futuro”.

A dirlo il premier Matteo Renzi in conferenza stampa a Bruxelles al termine del Consiglio europeo, che ha spiegato come “non dobbiamo avere un atteggiamento supino, noi non siamo in competizione, non veniamo con l’atteggiamento di sudditanza o subalternità culturale, siamo parte dell’Europa. E poi si chiama Commissione, no commissione di esame ma politica che anche noi abbiamo voluto”.

Riguardo all’episodio dei sorrisi tra Van Rompuy e Barroso dopo una domanda sulle riforme annunciate dal premier italiano, Renzi ha commentato che la ricostruzione fatta dai giornali “è lontana dalla realtà”, aggiungendo che si tratta di interpretazioni che “riaprono una ferita aperta nel nostro paese”, alludendo allo sguardo ironico tra Merkel e Sarkozy ad una domanda su Berlusconi.

“Se son contenti lo sono anch’io, ma voglio far ridere le famiglie italiane”, ha aggiunto il premier. Qualche ora prima, rivolgendosi al giornalista di Sky, Renzi aveva detto: “L’Europa cambia verso” prima di incontrarsi con il presidente Van Rompuy.

Nel colloquio Van Rompuy avrebbe espresso interesse per i progetti del governo italiano in materia di riforma del mercato del lavoro.

“Non è facendo più spesa che si fa più crescita”, ha invece ammonito il presidente Barroso. “I paesi che finora hanno fatto maggior aggiustamento sui conti, sono quelli che hanno avuto i risultati migliori perché all’aggiustamento hanno accompagnato riforme strutturali””, ha spiegato a Sky definendo in conclusione l’incontro con il premier italiano Matteo Renzi “molto positivo”.

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