Legge elettorale, non c’è accordo su quote rosa

di Mena Grimaldi

 Roma. Non c’è l’intesa tra maggioranza e Forza Italia sulla parità di genere nella riforma elettorale. Il governo si rimetterà quindi all’Aula della Camera sul tema delle quote rosa, lasciando libertà di voto.

È la posizione emersa dopo l’incontro che il ministro per i rapporti con il parlamento, Maria Elena Boschi, ha avuto questo pomeriggio con i presidenti dei gruppi di Pd, Fi, Sc e Ncd.

Una posizione confermata dal relatore alla riforma, Francesco Paolo Sisto (Fi) al termine della riunione del Comitato dei nove, prima della ripresa della seduta dell’Aula della Camera, sospesa fino alle 18 in attesa che il Comitato sciogliesse gli ultimi nodi.

Gli emendamenti sulle quote rosa si svolgeranno a scrutinio segreto. La votazione segreta è stata chiesta da 46deputati singoli (e quindi non da un gruppo parlamentare). Sarà quindi l’Assemblea hasciogliere il nodo sugli emendamenti a prima firma della deputata PdRoberta Agostini che garantirebbero la parità di genere: il 50% di capilistadonna, un rapporto 40-60% tra i sessi sempre per i capilista e l’alternanzauomo-donna nell’ambito della stessa lista.

Sulle multi candidature, infine, c’è stata unariformulazione dell’emendamento che ne permette 8 per ogni regione.

Ilcriterio scelto dalla Comitato, ha spiegato il presidente della commissioneAffari costituzionali e relatore della legge elettorale Francesco Paolo Sisto,è stato quello di rimettere all’aula la decisione su emendamenti che eranostati sottoscritti in maniera trasversale da deputati di molti gruppi.

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