Incontro Renzi-Obama “Yes we can vale anche per noi”

di Emma Zampella

 Roma. Complimenti vicendevoli quelli che si sono scambiati Matteo Renzi e Barack Obama, in visita a Roma.

Dopo aver salutato, con un lungo incontro, prima Papa Francesco e poi il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, il presidente degli Stati Uniti ha incontrato e a lungo discusso con il premier Renzi, mostrando tutta la sua stima e il suo bene stare per l’energia del sindaco fiorentino. A stupire Obama, infatti, è stata proprio questa positiva e travolgente energia che contraddistingue Matteo Renzi e il suo governo. L’incontro tra i due uomini di Stato è cominciato alle 15 con una stretta di mano e una piccola cerimonia. Obama ha ascoltato con la mano sul cuore l’inno americano e ha poi passato in rassegna il picchetto per gli onori militari.

Al momento di passare in rassegna il picchetto d’onore, il presidente del Consiglio italiano ha lasciato il passo a Obama che ha percorso le poche decine di metri salutando uno a uno i militari con un cenno del capo. Una volta entrati nella sala di Villa Madama, Renzi si è intrattenuto per qualche secondo a rispondere alle domande del suo ospite sulle opere conservate nelle sale della villa. Il Consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, Susan Rice, ha abbracciato il consigliere diplomatico di Renzi, Armando Varricchio, prima di raggiungere il suo posto. “Per noi non è solo il presidente degli Stati Uniti ma una fonte di ispirazione: la visita di Obama non è solo un gesto simbolico, ma un incoraggiamento”, ha esordito Renzi, spiegando come anche nei momenti di crisi, il ruolo degli Usa e dell’Europa non si modifica, perché entrambi restano un punto di riferimento.

Un elogio Renzi lo ha poi fatto ad Obama, quando, in riferimento a quanto detto in settimana a Bruxelles, ha aggiunto: “La grande sfida che ha lanciato alla relazione tra Usa e Europa è importante. Io credo che l’Europa debba essere il luogo dove la politica torna a dare speranza alla gente: potremo farlo però solo se l’Italia farà la sua parte. Noi vogliamo cambiare l’Italia perché siamo convinti che se cambieremo l’Italia cambieremo l’Europa e manterremo una solida relazione con gli Stati Uniti”. “La nostra cooperazione e partnership spaziano dalle grandi questioni internazionali alla vita di tutti giorni”, ha detto ancora Renzi a Villa Madama.”Yes we can vale anche per noi”, ha sottolineato il premier.

L’incontro con Obama è stato importante perché il presidente americano che ribadito così le alleanze che legano Italia e Stati Uniti: “Confermo gli impegni presi dall’Italia con i partner europei e gli Stati Uniti, in particolar modo per quanto riguarda il Mediterraneo. Continuiamo a sperare che la Russia attraversi la porta della diplomazia e collabori con tutti noi per risolvere la questione ucraina in modo pacifico”. È “meraviglioso essere tornati a Roma, una delle più grandi città del mondo”, ha detto ancora Obama,invitando Matteo Renzi alla Casa Bianca. “Sono ansioso di accoglierlo alla Casa Bianca. Venne già – ha ricordato Obama in italiano – da primo cittadino di Firenze”. Parole di elogio e di stima, Barack Obama le ha poi spese anche per il capo dello stato, elogiato come “statista di alto calibro” che l’Italia ha la “fortuna” di avere.

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