Il marito della Mussolini: “Pensavo avesse 19 anni”

di Mena Grimaldi

 Roma. “È vero, sono stato con lei un paio di volte, ma certamente non immaginavo che avesse 15 anni”. Così, di fronte ai magistrati di Roma, Mauro Floriani, marito di Alessandra Mussolini, ha cercato di scrollare da sé l’accusa grave di aver sfruttato una minorenne.

Ma non è bastato. Floriani è stato inserito in una lista di clienti delle ragazzine dei Parioli. Tra loro c’è anche il figlio di un parlamentare del centrodestra che dovrebbe essere interrogato nei prossimi giorni.

E poi il vicecapo del Dipartimento Informatica di Bankitalia, alcuni funzionari della Fao, almeno un manager della società di revisione Ernst & Young.

Tutti gli incontri sono avvenuti nell’appartamento di viale Parioli. “Arrivo a quest’ora, va bene?”, chiedeva prima di presentarsi. Il suo contatto era diretto, cioè non mediato dagli sfruttatori. Lo ha confermato lui stesso ai magistrati: “Sono arrivato alla ragazza attraverso l’annuncio che aveva messo sul sito “Bakecaincontri”. Lì specificava di avere 19 anni e io credevo fosse la verità”.

Era accompagnato da un legale e ha mostrato un atteggiamento collaborativo, sia pur negando la propria consapevolezza riguardo all’età e in particolare al “giro” che si celava dietro quel “post” inserito su Internet già dalla primavera scorsa.

La sua versione non ha però convinto i magistrati, anche perché i tabulati telefonici dimostrano che i contatti sono stati diversi. La frequentazione della casa da parte di Floriani era cominciata alcuni mesi prima, almeno da luglio.

I clienti della baby squillo sono decine e decine, soltanto ventidue quelli già indagati.Elementi “certi” secondo gli inquirenti sono stati raccolti pure nei confronti di imprenditori, professionisti, gli impiegati che più volte incontravano le ragazze, talvolta organizzando gli appuntamenti nelle proprie abitazioni oppure in alcuni hotel.

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