Finmeccanica e caso Sistri: quattro arresti

di Redazione

 Napoli. Le dichiarazioni dei fratelli Maurizio e Sabatino Stornelli aprono un nuovo filone dell’inchiesta sul caso Sistri.

Due ex dirigenti del gruppo Finmeccanica, fra cui l’ex capo delle relazioni esterne Lorenzo Borgogni, sono agli arresti domiciliari su richiesta dei pm di Napoli Catello Maresca, Marco Del Gaudio e Maurizio Giordano.

Le indagini sono condotte dal Nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza. Non è stato emesso alcun provvedimento restrittivo nei confronti dell’ex presidente di Finmeccanica Pierfrancesco Guarguaglini, che risulta indagato. La sua abitazione romana è stata perquisita. I magistrati hanno disposto una perquisizione anche nei confronti dell’imprenditore Giovanni Sabetti.

L’inchiesta è quella sulle procedure di affidamento, progettazione e realizzazione del sistema di tracciabilità dei rifiuti “Sistri”. Le accuse contestate sono di associazione per delinquere e corruzione. Dalle indagini è emerso che sarebbero stati costituiti fondi neri all’estero finalizzati al pagamento di tangenti destinate ai vertici del gruppo industriale. Sono stati sequestrati 28 conti correnti e due cassette di sicurezza.

Con i fondi neri, ottenuti attraverso false fatturazioni o fatturazioni gonfiate, gli imprenditori Stornelli, già coinvolti in una prima fase dell’indagine, avrebbero sovvenzionato ex esponenti dei vertici di Finmeccanica. E’ quanto emerge dall’inchiesta sul sistema Sistri coordinata dal procuratore aggiunto di Napoli, Francesco Greco.

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In particolare secondo le indagini, il denaro, depositato presso una banca svizzera, sarebbe poi tornato in Italia attraverso “spalloni” e, dopo essere stato custodito in un doppio fondo della libreria di Maurizio Stornelli, sarebbe stato portato all’interno di borsoni della società calcistica Pescina Valle del Giovenco al settimo piano della sede di Finmeccanica, dove erano gli uffici di Lorenzo Borgogni, ex addetto alle relazioni esterne del gruppo, e dell’ex presidente Pier Francesco Guarguaglini. A consegnare le somme sarebbe stato Vincenzo Berardino Angeloni, ex deputato di Forza Italia e dentista di Guarguaglini, indicato dagli inquirenti come sua persona di fiducia.

Anche nei confronti di Guarguaglini la procura di Napoli aveva chiesto una ordinanza di custodia ai domiciliari, ma tale istanza non è stata accolta dal gip Francesco De Falco Giannone.

“Era prassi che i soldi ricavati dalle sovraffatturazioni delle commesse Finmeccanica venissero poi destinate tramite i vertici Finmeccanica a finanziare i partiti”. E’ quanto Stornelli sostiene di aver appreso da un altro imprenditore, Nicola Lobriglio al quale viene ricondotta la società Sedin. La circostanza è citata negli atti dell’inchiesta. Secondo Stornelli, Lobriglio avrebbe aggiunto che tramite Borgogni “aveva provveduto a finanziare con i soldi delle commesse ricevute da Finmeccanica i suoi sponsor politici e segnatamente l’onorevole Lorenzo Cesa” che, come Lobriglio, non risulta indagato. Lobriglio avrebbe riferito la circostanza “come un dato consolidato riferibile già ad alcuni anni prima del 2009”.

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