Crisi Ucraina, telefonata Renzi-Obama per soluzione comune

di Stefania Arpaia

 Washington. Un colloquio telefonico è avvenuto venerdì pomeriggio tra Barack Obama e il presidente del Consiglio, Matteo Renzi.

Una discussione durata una decina di minuti in cui i due hanno affrontato la delicata questione del braccio di ferro tra Russia e Ucraina e delle conseguenti tensioni internazionali. In precedenza, il presidente americano aveva conversato telefonicamente con la cancelliera tedesca Merkel, entrambi in accordo “sulla necessità della Russia di ritirare le sue forze, di autorizzare il dispiegamento di osservatori internazionali, di controlli dei diritti dell’uomo in Crimea e di sostenere elezioni libere e corrette a maggio”.

Una nota dalla Casa Bianca conferma che gli Usa “apprezzano le conclusioni del Consiglio europeo e la posizione comune raggiunta tra Stati Uniti e Unione Europea in merito all’Ucraina”. Sulla stessa linea si schiera anche l’Italia con le dichiarazioni del premier: “Ci sarà l’impegno italiano per una soluzione secondo quanto concordato al vertice Ue”, rinsaldando la partnership con gli Stati Uniti. Anche il nostro paese insieme a Germania, America, Inghilterra ed altri, ha deciso di boicottare le paralimpiadi di Sochi, iniziate ieri. È stata sottolineata la necessità per la Russia di dover accettare la formazione di un gruppo di contatto che permetterà lo svolgimento di un dialogo più pacifico con l’Ucraina.

Intanto, i militari russi hanno fatto irruzione a Sebastopoli in una base dell’esercito ucraino, sede del comando delle forze aeree della Crimea. Solo dopo due ore di assedio e una lunga trattativa, hanno abbandonato la base. Evacuato anche il consolato polacco a Sebastopoli. Radoslaw Sikorski, ministro degli esteri polacco ha tweetato: “A causa dei continui problemi causati dalle forze russe, abbiamo evacuato controvoglia il nostro consolato a Sebastopoli in Crimea”.

È avvenuto in queste ore anche il primo incontro a Mosca, da quando le truppe russe sono entrate in Crimea, tra il ministro degli esteri russo e l’ambasciatore ucraino in Russia, in cui si è valutata l’ipotesi di sospendere da parte della Russia le ispezioni americane alle armi nucleari, a causa dei “gesti non amichevoli” provenienti dalla Nato e dagli Stati Uniti. Colloquio telefonico anche tra il presidente americano e Hollande in cui si è concordato di proseguire sostenendo le autorità ucraine.

Nel frattempo l’Unione Europea ha firmato l’Accordo di associazione con l’Ucraina, annunciato ad Atene da Jose Manuel Barroso, presidente della Commissione, che ha dichiarato: “L’Unione Europea ha un debito e un dovere di solidarietà nei confronti dell’Ucraina, lavoreremo con loro nel modo più stretto possibile”.

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