Crac Parmalat, la Cassazione conferma le condanne

di Mena Grimaldi

 Roma. Dopo 11 anni si mette dunque la parola fine al processo per il crac del gruppo di Collecchio definito dagli stessi giudici “la più grande fabbrica di debiti del capitalismo europeo” con un default da 14 miliardi di euroe con 38mila i risparmiatori truffati.

La quinta sezione penale di Cassazione ha convalidato il verdetto inflitto in appellodai giudici bolognesi per il crac della Parmalat del 2013: confermate le 15 condanne.

Dopo una camera di consiglio di circa quattro ore, hannoin sostanza convalidato la sentenza emessa dalla Corte diAppello di Bologna il 23 aprile 2012: 17 anni e 10 mesi per Calisto Tanzi, ora ridotti a cinque mesi.Nove anni e 11 mesi (ora 6) e 20 giorni a Fausto Tonna, l’ex direttore finanziario del Gruppo.

Lieve sconto di pena, di cinque mesi, per il patronCalisto Tanzi e il braccio destro Fausto Tonna, di 4 mesi perGiovanni Tanzi e di tre mesi per Luciano Silingardi per laprescrizione dell’accusa di associazione a delinquere.

In seguito al lieve sconto, perGiovanni Tanzi – fratello di Calisto – la pena scende da 10 anni e 6mesi a 10 anni e 2 mesi (sconto 4 mesi). Dimunisce di 3 mesi perLuciano Silingardi che ottiene così 5 anni e nove mesi.

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