Frignano. Nella serata di lunedì 24 marzo, a Frignano, la squadra mobile di Caserta, diretta dal vicequestore Alessandro Tocco, ha arrestato Antonio Mercurio, 71 anni, del posto, colonnello dell’Esercito in quiescenza.
L’uomo è stato raggiunto da un ordine di carcerazione, emesso dalla Procura della Repubblica della Corte di Appello di Napoli, essendo divenuta esecutiva una condanna a 12 anni e 7 mesi di reclusione per i reati di omicidio aggravato e porto abusivo di arma comune da sparo.
Mercurio è stato riconosciuto colpevole dell’omicidio del fratello Carmine Mercurio, assassinato a colpi di pistola nel giugno 2010,al culmine di una disputa concernente la proprietà comune di un fondo agricolo.
Dopo l’omicidio il colonnello in pensione era stato arrestato in flagranza di reato, essendosi consegnato spontaneamente alle forze dell’ordine, consegnando la pistola, una semiautomatica calibro 22, legalmente detenuta, con la quale aveva sparato al congiunto.
L’omicida, peraltro, aveva invocato la legittima difesa a giustificazione del suo gesto. Secondo la sua versione, infatti, la vittima lo avrebbe affrontato con un grosso coltello a seguito di una violenta lite scaturita da dissidi relativi alla gestione di un fondo di proprietà comune, per cui, temendo di essere colpito, gli sparò. La versione, evidentemente, non ha convinto i magistrati che hanno pronunciato la sentenza di condanna, irrevocabile.
