Obama: “Siamo pronti a reagire”. Tutti contro Putin

di Stefania Arpaia

 L’Aja. Barack Obama, dopo il summit sulla sicurezza nucleare, ha chiarito la situazione con la Russia ed ha inviato a Putin un vero e proprio ultimatum.

“Spero che la Russia faccia le scelte giuste. La Nato c’è. – ha dichiarato il presidente statunitense – Siamo pronti a reagire. Ci sono momenti in cui l’azione militare è giustificata”. Chiare le parole di Obama che sfida Putin e lo ammonisce a fermarsi, per evitare una reazione da parte del resto del mondo. È bene che il presidente russo eviti anche di minacciare i paesi dell’est Europa che fanno parte della Nato, per i quali Obama ha già pronti dei piani da attuare in loro difesa.

“Gli Stati Uniti hanno influenza sui loro vicini e quindi generalmente non li invadono – ha ironizzato il presidente americano – la Russia che entra con i carri armati in Crimea invece lo fa perchè è debole, non perchè è forte”. Dalle parole dello statunitense alla conferenza stampa conclusiva del summit, il giorno dopo il G7, sembra che Putin sia messo con le spalle al muro.

La compattezza tra Usa e Ue è confermata dal ministro degli Esteri italiano, Federica Mogherini, che ha dichiarato: “Per una volta l’Unione Europea si dimostra unita”. Forti dissensi invece provengono da Berlusconi: “Trovo antistorica e controproducente la decisione dei leader riuniti all’Aja di escludere la Federazione Russa dal G8”. In una nota, il leader di Forza Italia scrive: “Trovo davvero avventate e lontane dallo spirito costruttivo tutte le decisioni prese in queste ore dalle diplomazie occidentali”. Intanto, gli Stati Uniti rassicurano l’Europa, in caso di riduzione delle forniture energetiche dalla Russia saranno gli Usa a dare sostegno con esportazioni di gas e petrolio. Rimane però aperta la porta del dialogo, la decisione spetta esclusivamente al presidente russo.

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