Egitto, beni congelati ad Hamas

di Redazione

Sami Abu Zuhri Il Cairo. Il Tribunale per gli Affari Urgenti del Cairo ha messo al bando tutte le attività di Hamas in Egitto, e ha disposto la confisca dei suoi uffici e il congelamento dei beni posseduti in territorio egiziano dal gruppo radicale palestinese, che amministra la vicina Striscia di Gaza.

La pronuncia è stata riferita da fonti giudiziarie, che hanno tuttavia preteso di rimanere anonime. Immediata la reazione del Movimento di Resistenza Islamica: “E’ una decisione che nuoce all’immagine dell’Egitto e al suo ruolo nei confronti della causa palestinese”, ha commentato da Gaza il portavoce Sami Abu Zuhri (nella foto). “Rispecchia una forma di ostilità contro la resistenza palestinese”.

Il verdetto ha concluso un procedimento che era stato innescato l’anno scorso da una denuncia, presentata da un collegio di avvocati locali, nella quale si chiedeva di porre Hamas fuori legge e di proclamarlo un’organizzazione terroristica al pari dei Fratelli Musulmani, con cui la fazione palestinese ha da sempre stretti rapporti: al punto che nel 2012, quando ancora era al potere il presidente islamista Mohamed Morsi, poi deposto tramite il colpo di stato militare del 3 luglio 2013, Hamas tenne proprio in Egitto le sue elezioni interne, peraltro coperte dal più assoluto segreto. Al Cairo vive tuttora uno dei suoi dirigenti principali, Musa Abu Marzouk, adesso a rischio di arresto.

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