Terra dei Fuochi, Vinci: “Senza tracciabilita’ si favoriscono ecomafie”

di Redazione

 Cesa. Non siamo sorpresi nel leggere comunicati stampa delle associazioni di categoria contro il sistema di tracciabilità dei rifiuti, nétantomeno crediamo alla buona fede delle istanze portate.

Non Ora, non dopo sette e più anni, necessari per partorire un sistema di tracciabilità dei rifiuti. Oggi le istanze dei piccoli commercianti sembrano costituire la foglia di fico dietro cui nascondere gli interessi delle grandi lobby industriali. La storia giudiziaria del nostro paese, ha evidenziato quanto sia stato conveniente per il Sistema Industriale italiano, mantenere un processo di controllo che, agevolmente, consentiva di perdere traccia di centinaia di migliaia di tonnellate di veleni industriali ogni anno.

Siamo invece preoccupatissimi dalle dichiarazioni ambigue del neoministro dell’Ambiente, Galletti, che a diversi anni dall’avvio del progetto per il sistema di tracciabilità dei rifiuti, dopo ingenti e sovrabbondati risorse pubbliche spese, si propone con affermazioni di incertezze su una reale volontà di utilizzo del sistema, che riteniamo essere indispensabile per la lotta allo smaltimento illecito dei rifiuti industriali.

Dichiarazioni rilasciate con disinvoltura da chi, per ruolo istituzionale, dovrebbe sentire tutto il peso e la responsabilità di un eventuale fallimento del sistema di tracciabilità dei rifiuti, in ragione del ruolo delle Istituzioni e della politicache, in questi anni, hanno avuto l’onere di controllare, definire e determinarne caratteristiche e costidel sistema stesso.

Non ora, a più di sette anni dall’avvio del progetto, il fallimento dell’avvio del sistri confermerebbe la ormai intollerabile non credibilità delle iniziative dei rappresentanti, passati e presenti, del sistema istituzionale del nostro paese. Tutti sembrano voler continuare a servirsi delle ecomafie per smaltire i loro rifiuti in tutta Italia. Tutti contro un sistema che è stato ostacolato negli anni e nessuno ha mai avuto veramente interesse a dimostrare se sia veramente funzionante.

Noi, come cittadini, ci sentiamo vittime di un sistema industriale volutamente monco della sua parte terminale, forse la più importante, dei propri cicli di produzione. volutamente, perché si è voluto lasciare mano libera alla criminalità organizzata nel business dello smaltimento illegale dei rifiuti industriali. Siamo vittime di un sistema economico collassato e che ha fatto pagare alla collettività l’intero prezzo dello smaltimento dei rifiuti pericolosi scontato del 95% alle aziende. Non accetteremo più ministri, imprenditori, lobby e associazioni di categoria che vogliono continuare a lasciare questo business in mano alla criminalità.

L’avvio obbligatorio del sistema di tracciabilità dei rifiuti in tutta l’Italia è un obbligo verso le migliaia di vittime di terra dei fuochi. Non tollereremo altri decreti e prese in giro. vogliamo la tracciabilità immediatamente. Vogliamo che si sappia da dove partono e dove vanno i rifiuti delle aziende. siamo stufi del baratto profitti/lavoro contro la nostra salute. basta favori alle lobby e alla criminalità.

Coordinamento Comitati Fuochi e l‘associazione V.In.Ci.

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