Area industriale, Masi: “Siglato accordo per studio ambientale”

di Antonio Taglialatela

 Carinaro. Come già annunciato nei giorni scorsi, dopo la decisione del Comune di Gricignano di avviare in modo indipendente il monitoraggio dell’area industriale di “Aversa Nord”, attraverso una convenzione con la Seconda Università degli Studi di Napoli, …

… il sindaco di Carinaro, Mario Masi, ha stipulato, nella giornata di mercoledì 19 marzo, un accordo con lo stesso Ateneo per lo studio ambientale della zona di propria competenza territoriale. Insomma, i due enti agiranno autonomamente, mentre Teverola, altro comune che ricade nell’area industriale, si è tirato fuori per problemi di bilancio.

“La collaborazione del Dipartimento universitario – spiega Masi – consisterà in una serie di attività di valutazione del grado di contaminazione ambientale attraverso l’analisi su campioni selezionati di suolo, acqua ed aria a ridosso delle aziende censite nell’area ricadente sul territorio comunale di Carinaro”. “Il progetto – continua il sindaco – contribuirà alla salvaguardia della salute dei cittadini che risiedono nel territorio menzionato, aggrediti da diverse fonti di inquinamento perchè fornirà la base conoscitiva per definire le azioni di gestione del territorio più opportune”.

La convezione ha una durata di due anni e può essere rinnovata alla scadenza per integrare lo studio di analisi con la valutazione del rischio d’area.

“Parte così una concreta risposta del Comune alle continue richieste di rassicurazione dei cittadini preoccupati dalle gravi condizioni di degrado ambientale che gravano sul territorio dell’agro aversano”, fa sapere il primo cittadino carinarese, per il quale, tuttavia, questa azione non basta per restituire al territorio le migliori condizioni di salute ambientale.“Occorrono atti di responsabilità dei cittadini, degli imprenditori, delle istituzioni ed una severa azione di vigilanza e di controllo – sottolinea Masi – che solo lo Stato, tramite le forze dell’ordine, potrà assicurare. Intato, il Comune di Carinaro fa già la sua parte”.

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