Un altro cadavere carbonizzato nel Napoletano: è il quinto

di Redazione

 Napoli. Un altro cadavere carbonizzato, il quinto in venti giorni, trovato nel Napoletano. A Casandrino, in via Lavinaio, le forze dell’ordine sono intervenute dopo la segnalazione di una Fiat Grande Punto in fiamme. All’interno c’era il corpo di un uomo.

Dai primi accertamenti la vettura risultava intestata ad un pregiudicato del rione Salicelle di Afragola. Rintracciato dai carabinieri, quest’ultimo ha riferito di non essersi accorto che l’auto gli era stata rubata. A notare l’incendio dell’auto è stato, intorno alle 19.30 di lunedì, un passante mentre rientrava a casa attraversando la stradina periferica, da molti utilizzata come una sorta di discarica a cielo aperto.

Sul posto i carabinieri della compagnia di Casoria e del nucleo investigativo di Castello di Cisterna, insieme ai vigili del fuoco. Una volta domate le fiamme i militari hanno rinvenuto il cadavere dell’uomo disteso a faccia in giù sul sedile posteriore della vettura. Ad un primo esame del cadavere gli investigatori non escludono che la vittima sia stata colpita da un proiettile prima di essere data alle fiamme.

Cinque morti, uccisi con le stesse modalità, a cui si aggiungono i due morti del centro estetico di Arzano, uno dei quali ammazzato per sbaglio. Segnali chiari di una faida di camorra ormai in corso nell’area a nord di Napoli. La triste conta dei morti uccisi e carbonizzati era iniziata a Caivano il 18 febbraio quando furono trovati i corpi di Aniello Ambrosio e Vincenzo Montino, di Crispano, in una Fiat Punto incendiata. Il 6 febbraio, a Licola, un altro cadavere carbonizzato in una Renault Megane. L’ultima vittima, Ciro Scarpa, alias “’O Pallino”, il 21 febbraio, a Grumo Nevano, in una Fiat Multipla.

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