Ucciso per infedeltà al clan, arrestati il mandante e i due killer

di Redazione

 Napoli. Avrebbero eseguito l’omicidio di Carmine Capozzoli, avvenuto nel febbraio 1995, nell’interesse e per conto del clan Sarno di Ponticelli.

Così, in una nota,il procuratore aggiunto Giovanni Melillo dopo che lunedì mattina i carabinieri della tenenza di Crcola hanno dato esecuzione alla misura cautelare in carcere, emessa dal gip di Napoli, a carico di Antonio Sarno (di Nuicola), 61 anni, Ciro Minichini, 43, Pasquale Austero, 48.

Sarno è considerato dagli inquirenti il mandante dell’omicidio, “unitamente al cugino Pasquale Sarno, collaboratore di giustizia e già figura apicale del clan omonimo”, fa sapere la Procura.Austero e Minichini, quest’ultimo già detenuto per una condanna in primo grado per molteplici omicidi, sarebbero invece gli esecutorimaterili del delitto.

Secondo le risultanze investigative, anche sulla scorta delle dichiarazioni di collaboratori di giustizia, Capozzoli fu ucciso per essere stato sospettato di “infedeltà” al clan Sarno, al quale apparteneva, e per i propri rapporti di parentela con i fratelli Ciro e Vincenzo Ricci, già vittima, pochi mesi prima, di un analogo agguato mortale.

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