Terra dei Fuochi, Gricignano non rientra tra le aree “sospette”

di Antonio Taglialatela

 Gricignano. Su un totale di 1076 chilometri quadri, l’area dei 57 comuni prioritari ricompresi nella “Terra dei Fuochi”, le aree ritenute “sospette” sono il 2 per cento del totale per un totale di 21,5 chilometri quadrati. E tra queste non ci sono terreni situati a Gricignano.

Lo si evince dal report del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali che ha individuato 51 siti in 7 comuni (Acerra, Caivano, Giugliano e Nola per il Napoletano; Succivo, Villa Literno e Castel Volturno per il Casertano) su cui si devono prioritariamente dar vita a misure di salvaguardia.

Per il ministro Maurizio Martina si tratta di una tappa intermedia che però consente il prosieguo dell’azione. “Entro 90 giorni, – ha aggiunto Martina – con un decreto interministeriale, verranno effettuate indagini per indicare i terreni ‘no food’, cioè interdetti alla produzione alimentare, quelli destinati solo a colture diverse dalla produzione agroalimentare in considerazione delle capacità fitodepurative e quelli destinati solo a determinate produzioni agroalimentari”.

Sotto l’elenco delle zone individuate tra le province di Napoli e Caserta dopo i rilievi effettuati tramite foto aeree, sui qualibisognerà ora porre in essere indagini analitiche e conoscitive, tramite carotaggi e altri tipi di analisi.Nell’agro atellano-aversano risulta, tra i siti “sospetti”, l’area di “Torre Palomba”, ex sito di stoccaggio realizzato all’epoca della prima emergenza rifiuti in Campania, situata nelle campagne di Succivo. Un’area che “confina” con la zona campestre di Gricignano, e comunque già da 15anni interdetta alle coltivazioni e sulla quale, è opportuno ribadirlo, ancora devono essere effettuate analisi dettagliate, che saranno avviate entro i prossimi tre mesi.

Qui il Report del Ministeroe sotto l’elenco ufficiale delle aree su cui le autorità interverranno con indagini approfondite.

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