Napoli ricorda le vittime innocenti della criminalità

di Redazione

 Napoli. Una corona di fiori è stata deposta davanti alla Stele della Memoria, il monumento collocato a Napoli nei giardini di via Cesario Console che ricorda il sacrificio di tutte le vittime innocenti della criminalità …

… e fortemente voluto dalla Fondazione Polis della Regione Campania, dal Coordinamento campano dei familiari delle vittime innocenti della criminalità, dall’associazione Libera e dal Comune di Napoli. L’iniziativa ha rappresentato un ulteriore passo di avvicinamento alla Giornata della Memoria e dell’Impegno, promossa da Libera e Avviso Pubblico e in programma sabato 22 marzo a Latina.

Sono intervenuti il commissario regionale antiracket Franco Malvano, l’assessore comunale alle Politiche Giovanili Alessandra Clemente, il presidente della Fondazione Polis Paolo Siani e i referenti dell’associazione Libera Geppino Fiorenza e don Tonino Palmese.

Erano presenti, insieme a una delegazione dei familiari delle vittime innocenti della criminalità, il prefetto di Napoli Francesco Antonio Musolino, il questore Guido Marino, il capo della Procura Giovanni Colangelo, rappresentanti dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, il presidente della Camera Penale Domenico Ciruzzi.

“La Regione è in prima linea sul tema del contrasto al crimine”, ha evidenziato Malvano, “sia in materia di aiuto alle vittime che di riuso dei beni confiscati e di prevenzione dei fenomeni estorsivi e di usura”. “Una grande risorsa nella lotta alla camorra non è il pianto dei familiari delle vittime ma la loro forza e il loro impegno”, ha invece sottolineato Alessandra Clemente, nella duplice veste di rappresentante delle Istituzioni e di familiare di una vittima innocente di criminalità.

Sull’importanza dell’impegno dei familiari delle vittime si è soffermato anche Paolo Siani, evidenziando “i tanti passi avanti compiuti nel corso degli anni nella formazione di una vera antimafia sociale, che trova conferma nell’enorme successo di pubblico riscosso dalla fiction dedicata a Don Diana e nell’incontro che noi familiari delle vittime avremo domani a Roma con Papa Francesco”.

Ha chiuso l’incontro don Tonino Palmese: “Il dono che ci fa Papa Francesco è emblematico di come la Chiesa sia concretamente vicina ai familiari delle vittime. È assurdo che per anni si sia dovuta giustificare la bontà di Don Diana e delle nostre vittime. L’auspicio è che ciò non accada più e che continui a rafforzarsi un’alternativa reale alla vita delle mafie, vero oltraggio a Dio”.

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