Strisce blu, il grattino…questo sconosciuto!

di Nicola Rosselli

 Aversa. Cambia gestore delle strisce blu e scatta la caccia al grattino che in città è diventato per gli automobilisti più raro del Gronchi rosa per i filatelici, considerato che i nuovi grattini emessi dalla nuova ditta non sono ancora in vendita in tutti i punti in cui, in precedenza, era possibile acquistarli.

Grandi disagi, ma dal Comune tranquillizzano, si tratta di un disagio momentaneo che a breve dovrebbe essere superato. Si chiama Consorzio Manutenzioni Generali ed è la ditta che, a partire dal primo marzo scorso, praticamente da dieci giorni, sta gestendo il servizio di sosta a pagamento ad Aversa.

Ancora una volta si tratta di un gestione temporanea, in attesa dell’espletamento della gara che assegnerà il servizio per cinque o nove anni. Questa volta, però, l’amministrazione non ha deciso, come aveva fatto, in pratica per quasi due anni, di andare avanti con proroghe alla cooperativa sociale che avevano creato i quattordici addetti al servizio, anche perché ci sarebbe stato un intervento prefettizio in tal senso. Non bisogna, però, dimenticare, che una prima gara indetta lo scorso anno, andò deserta.

Una situazione, quella della gestione in proprio attraverso gli addetti ex dipendenti della precedente società, che era stata creata dalla decisione del sindaco Sagliocco di rescindere il contratto con quella stessa società. Ora, dopo le critiche e le polemiche politiche, ma, soprattutto, dopo aver verificato che il servizio era praticamente effettuato in perdita, come più volte affermato dalle opposizioni, si è giunti alla decisione di esternalizzare nuovamente il servizio.

Sul tema dei parcheggi da registrare anche una proposta del consigliere comunale ex Pdl Gino della Valle per cercare di risolvere un duplice problema: individuare un’area di sosta per gli utenti del tribunale di Aversa e un’area per quanti usufruiranno della zona a traffico limitato di via Roma che dovrebbe partire dopo che saranno effettuati i lavori di restyling previsti da Piu Europa.

L’esponente di opposizione individua come rispondente al duplice bisogno un’area interna all’ospedale psichiatrico Filippo Saporito, definita ‘ex colonia’, attualmente inutilizzata, che potrebbe risolvere entrambi i problemi a costo zero, considerato che l’area, ubicata di fatto alle spalle del Castello Aragonese (al cui interno è ospitato il tribunale), è di proprietà del ministero della giustizia. Inoltre, come auspicato da più parti, l’apertura alla città degli spazi del ‘Saporito’ consentirebbe di collegare zone di Aversa che la presenza del manicomio criminale divide in due come una sorte di muro di Berlino anacronistico. Un disegno presente in molti programmi elettorali degli ultimi venti anni, ma che nessuno mai è riuscito a concretizzare.

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