Strade dissestate, in Giunta le cause intentate dai cittadini

di Nicola Rosselli

 Aversa. Una ventina di delibere di giunta, in una sola seduta dell’esecutivo, solo per decidere la resistenza in giudizio in altrettante cause intentate da cittadini che hanno subito danni alle loro vetture a causa di buche presenti sul manto stradale …

… o, in altri tre casi, perché sulle autovetture sono piovute grosse pigne staccatisi dai rami dei pini secolari posto lungo il perimetro del Parco Pozzi o, infine, un unico caso, di un paletto che fuoriusciva dall’asfalto, senza un’adeguata segnalazione. L’ultima seduta della giunta guidata dal sindaco Giuseppe Sagliocco è stata una di quelle che si definiscono di ‘routine’, perché si tratta di votare atti formali, ma da questi atti emerge una triste realtà con la quale gli aversani si scontrano ogni giorno: lo stato in cui si trovano le strade cittadine, ridotte a colabrodo, dove, quotidianamente le autovetture vi lasciano le sospensioni o i pedoni inciampano cadendo e riportando lesioni.

Di seguito le strade con i numeri di delibera relativa, non per un freddo elenco burocratico, ma per disegnare una mappa dello stato delle strade cittadine, delle arterie da evitare: n.27 Piazza Vittorio Emanuele; n.28 via Antonio Segni (pigna); n.29 viale Europa; n.30 Gaetano Andreozzi(pigna); n.31 via Alfieri (paletto in ferro); n.32 via Lennie Tristano(pigna); n.33 viale Europa; n.34 via Magenta; n.35 via Salvatore Di Giacomo; n.36 via Francesco Orabona; n.37 via Vito di Iasi n.38 via dell’Archeologia; n.39 via Atellana; n.40 via Galileo Galilei; n.43 via Armando Diaz; n.44 via degli Artisti.

Come si vede, si tratta non solo di strade periferiche, ma di arterie centralissime come piazza Vittorio Emanuele o via Diaz o via di Jasi. Ma, dopo la bagarre delle ultime settimane per le toppe di asfalto nero sui sampietrini di via Roma, salta agli occhi proprio la mancanza di cause intentate per presunti danni a vetture o persone. Eppure l’amministrazione comunale aveva motivato quell’intervento, contestato dalla maggioranza degli aversani, con la necessità di mettere urgentemente in sicurezza quell’arteria.

Una particolarità che fa dire al consigliere comunale Michele Galluccio, uno dei quattro che si erano rivolti alla Soprintendenza: “Per via Roma andava certamente fatto qualcosa in vista dei lavori di restyling previsti dai Piu Europa, ma non così repentinamente e in malo modo. Abbiamo i due presidenti degli ordini degli architetti e degli ingegneri che sono aversani, abbiamo le due relative facoltà universitarie, perché non studiare un’alternativa, sempre economica, alle toppe di asfalto nero? C’era anche un suggerimento della collega Imma Lama. Invece, c’è stato un intestardimento ed un arroccamento assurdo”.

Passando ai dati tecnici, del peso economico sul bilancio dell’ente di questo tipo di spese, l’assessore al bilancio Guido Rossi è chiaro: “Non è stata la seduta dove abbiamo approvato più delibere di questo tipo, alcune volte anche 30 o 40. Comunque, il riconoscimento di debiti fuori bilancio viaggia intorno ad una media di 400mila euro l’anno e non si tratta solo di insidie e trabocchetti. Voglio aggiungere una curiosità: per quanto riguarda la caduta di pigne, oltre ad effettuare sopralluoghi mirati, abbiamo anche deciso di appaltare la raccolta delle stesse ad un privato che, poi, le venderà per proprio conto”.

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