Opere abusive in Via San Lorenzo, Sagliocco ricorre alla Procura

di Redazione

 Aversa. Il sindaco di Aversa, Giuseppe Sagliocco, ha presentato un atto di esposto e di contestuale denuncia querela presentata presso la Procedura della Repubblica del Tribunale di Napoli Nord.

La proprietaria di un suolo agricolo in via San Lorenzo, con atto di diffida del 31 gennaio 2014, ha esposto che tale suolo è stato interessato da alcune opere abusive realizzate dall’uomo che lo occupava. Tali opere consistenti nella realizzazione di una platea in calcestruzzo di circa 800 metri quadrati, poste in essere a totale insaputa della proprietà nonché in un capannone.

La proprietaria del suolo invitava e diffidava il Comune di Aversa, in persona del sindaco e per esso il competente dirigente ad avviare il procedimento teso alla revoca immediata del Permesso di costruire numero 111/2010 e alla contestuale adozione di provvedimento che disponga la rimessa in pristino dello stato dei luoghi.

A seguito di tale diffida, il Comune di Aversa, in persona del dirigente dell’Area pianificazione e gestione del territorio – Settore Edilizia Privata, ingegner Alessandro Diana, visto che con tale atto si evidenzia che il sopraccitato Piano di costruzione in sanatoria è stato rilasciato a totale insaputa della proprietà, nonostante che la stessa proprietaria avesse comunicato (con nota prot. 41693 del 18.09.2007), la volontà di non voler effettuare alcuno intervento, presupposto necessario per inoltrare l’istanza della richiesta di rilascio del Pdc in sanatoria;vista la documentazione agli atti allegata al Pdc in sanatoria numero 111/2010 e, considerato che la stessa risulta carente dell’atto di proprietà o autorizzazione del proprietario; della relazione tecnica dettagliata con indicazione delle opere edili abusive realizzate, delle principali soluzioni tecniche adottate, a firma del tecnico incaricato, il quale asseveri la conformità delle opere realizzate agli strumenti urbanistici approvati ed al vigente regolamento edilizio, nonché il rispetto delle norme di sicurezza e di quelle igienico-sanitarie.

Inoltre, la documentazione è anche carente degli elaborati grafici completi di planimetria di inquadramento (stralcio vigente Prg) con individuazione dell’area oggetto dell’intervento abusivo, di piante sezioni e prospetti in scala adeguata, ove sia chiaramente evidenziato lo stato dei luoghi ante-opera abusiva e post-opera abusiva e della documentazione fotografica dello stato di fatto.

Tale documentazione fu regolarmente richiesta ad integrazione dell’istanza (prot. 18931 del 07.05.2009) dal dirigente pro-tempore, architetto Elio Florio, con nota del 11.06.2010. Visto che le opere abusive rilevate (verbale vigili urbani numero 23 del 13.03.2002 e verbale numero 14 del 04.06.2007) non risultano sanabili in quanto trattasi di opere realizzate su suolo agricolo che ingenerano un evidente e irreversibile cambio di destinazione urbanistica, provvedeva, con atto del 18.02.2014 – prot. 5246, a redigere comunicazione dell’avvio del procedimento di annullamento del Pdc n. 111/2010 rilasciato in data 14.06.2010.

Sagliocco ha quindi chiesto alla Procura “di verificare se nei fatti narrati vi è stata una condotta antigiuridica penalmente rilevante ed eventualmente opportuno configurare il capo di imputazione più consono, per tutti coloro che hanno avuto un ruolo attivo e/o omissivo nei fatti narrati”.

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