Europee, Lello Ferrara candidato della Lista Tsipras

di Nicola Rosselli

 Aversa. Probabilmente sarà l’unico rappresentante locale nella competizione elettorale per le europee, oramai imminenti.

A sceglierlo i sostenitori della Lista Tsipras, ispirata al giovane leader della sinistra ellenica, un simbolo di quell’Europa mortificata dai poteri finanziari e dalla burocrazia. Stiamo parlando di Raffaele, Lello per quanti lo conoscono, Ferrara, avvocato, uomo di Sinistra, per due consiliature sindaco di Aversa. Un sindaco del quale, nel bene o nel male, si continua a parlare, indicandolo, spesso, come paragone per altri venuti dopo di lui, ultimo e unico sindaco di militanza Pci. A lui, presente anche nel team di avvocati che hanno portato nelle aule di giustizia la lotta degli operai Fiat di Pomigliano d’Arco, con soddisfazioni per il riconoscimento di diritti fondamentali dei lavoratori, abbiamo rivolto alcune domande sul significato, sui motivi di questa nuova testimonianza.

Come è nata la sua candidatura? “La cosa che mi ha molto gratificato è questa novità: in politica può anche avvenire che non si debba lottare, sgomitare, per una candidatura, ma che ti chiamano, riconoscendo quel ruolo svolto in questi anni a difesa dei diritti dei lavoratori in un luogo simbolo come Pomigliano. Una battaglia in difesa dei diritti in un luogo particolare come la Fiat, il cui culmine è stato la sentenza della corte costituzionale che ha dichiarato incostituzionale un’interpretazione dello Statuto dei Lavoratori sulla rappresentanza sindacale nei luoghi di lavoro. Da qui la richiesta di un mio coinvolgimento, ritenendo non secondaria anche l’esperienza politica svolta in un territorio oggi sotto osservazione, definito terra fuochi. Demmo una svolta alla direzione dell’Asl che a partire della chiusura del manicomio diede spazio ad imprese sociali o all’utilizzo di beni confiscati alla camorra. Cose, si badi, che non ho realizzato io, ma che abbiamo concorso a costruire con la creazione di un clima nuovo, una nuova consapevolezza. Ci sono positività in questo territorio e il buon governo messo in atto ad Aversa e la spinta socio-sanitaria sono certamente in relazione con tutto ciò che è nato dopo. Ed è anche da questo che nasce la proposta della mia candidatura nata da strutture sindacali a livello nazionale”.

Quanto può incidere una sua eventuale presenza in Europa sul nostro territorio? “E’ possibile agire sul territorio proprio grazie a questa lista ultreuropeista, che guarda ad un’unica banca europea, che dice basta austerity e liberismo, che hanno soffocato i bisogni dei lavoratori. E’ evidente che in questo discorso c’è anche il Mezzogiorno, la Spagna, la Grecia e il Portogallo, il Sud dell’Europa. Una lista contrassegnata da un leader giovane, appena 38 anni, che indica un’Europa sociale, un’Europa dei diritti, che la crisi la paghi chi ha lucrato, che si dia vita ad un nuovo welfare. La riscossa politica che parte dal Sud Europa verso Nord rappresenta una nemesi storica. La favola delle nazioni che vivono al di sopra delle possibilità cerca solo di deresponsabilizzare le classi dirigenti. Questa lista nasce per dire queste cose e per sfatare il mito dei Paesi parassiti. Una sfida straordinaria nella quale il nostro territorio c’entra eccome, una sfida per ribaltare lo stato attuale. Io ho un figlio emigrato precario all’estero, uno dei tanti cervelli andato via, anch’io vorrei fosse qui a lavorare. Per questo darò il mio contributo doveroso. Quando si dice che genitori non hanno lasciato nulla ai figli, si dimentica che i genitori non sono una categoria politica. E’ più giusto chiedersi cosa ha fatto la classe politica. Oggi va di moda, anche Pd ragiona così, anche Renzi, deresponsabilizzarsi. Se i giovani non hanno avvenire la responsabilità e della classe dirigente, attenzione non solo politica, ma dirigente. Siamo di fronte a classica operazione ideologica per creare falsa coscienza, per nascondere sistema che rende più ricco chi è già ricco. In questo scenario, nel nostro territorio i fondi europei possono svolgere un ruolo fondamentale”.

Quale il suo obiettivo? “Un invito a riprendere con gioia l’impegno politico; a fronte di una mancata proposta, ridare fascino alla politica che ha perso fascino, quel fascino dato dal grande richiamo rappresentato da un progetto di cambiamento. Questo è l’obiettivo di questa lista, il resto solo arrivismo, carrierismo. Mi viene da chiedere: Che cos’è la politica per te consigliere comunale o provinciale? Quale cambiamento in atto? Falsa ideologia, nuovismo cos’è? Dov’è? Assistiamo solo a negazione di problemi che la politica non è in grado di risolvere. Anche in tv abbiamo solo talk show, che sono i varietà di una volta, solo spettacolo. Andare controcorrente…non c’è fascino più grande”.

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