Cittadinanza onoraria ai marò, il Pd contesta mozione Capasso-Cella

di Antonio Arduino

 Aversa. E’ polemica sulla mozione avanzata da Rosario Capasso, capogruppo consiliare di Noi Aversani, e da Salvino Cella, esponente del centro sinistra dell’opposizione consiliare, all’assemblea municipale di concedere la cittadinanza onoraria ai due fucilieri di marina (marò) Massimiliano Latorre e Salvatore Girone

… arrestati il 19 febbraio 2012 con l’accusa di omicidio commesso ai danni di due pescatori indiani perché convinti che fossero pirati che stavano tenendo sotto attacco la nave su cui i due marò si trovavano mentre al largo delle coste indiane del Kerala.

Era il 15 febbraio 2012 quando i marò sparano, dopo quattro giorni furono arrestati dalle autorità militari locali e la corte del Kollam dispose che fossero tenuti in custodia presso la guesthouse della Central Industrial Security Force indiana invece che in una normale prigione innescando un incidente diplomatico internazionale che potrebbe concludersi con la condanna a morte dei due militari italiani.Una ipotesi che la diplomazia nazionale cerca di scongiurare, chiedendo per i due un processo privo di pregiudizi, insomma che si giudichi secondo giustizia. Questa in sintesi la storia che da due anni stanno vivendo i marò e che viene raccontata dalla stampa.

Una storia che per Capasso e Cella giustificherebbe la richiesta di concessione della cittadinanza onoraria, dimenticando che la cittadinanza onoraria è un’onorificenza che si concede a persone anche non residenti considerate legate alla città per nascita, per impegno o per le opere, nessuna di queste condizioni è applicabile ai due marò.

Per Antimo Castaldo, esponente del direttivo provinciale del Pd, fermo restando il diritto dei due militari ad essere tutelati dello Stato Italiano che, giustamente, si batte per tutelare i diritti nazionali rappresentati dai due italiani chiusi in carcere da ormai due anni, non ha senso proporre la concessione di questa onorificenza essendo chiaramente motivata.

L’idea avanzata dai due consiglieri comunali aversani è stata già stata proposta in una decina di comuni italiani, tra i quali Torino, Firenze Ravenna, ottenendo però una solenne bocciatura da parte dei Consigli comunali proprio per la mancata corrispondenza con lo scopo a cui è destinata questa onorificenza. Sicuramente i due marò meritano la riconoscenza dell’intera penisola per il lavoro che svolgono a difesa dei confini nazionali, così come la meritano tutte coloro che difendono la sovranità dell’Italia e della la sicurezza degli italiani, come fanno quotidianamente le forze dell’ordine.

Dunque, per Castaldo, “se lo Stato intendesse gratificare con una onorificenza i due fucilieri nessuno avrebbe da ridire, ma gratificarli della cittadinanza onoraria svilisce ed annulla il significato di questa onorificenza concessa precedentemente ad un cittadino che sta portando in alto il nome di Aversa nel mondo qual è il nunzio apostolico Giovanni d’Aniello”. Da qui l’opposizione dell’esponente del Pd alla mozione Capasso-Cella considerata “inopportuna” e “finalizzata solo ad apparire sui media nazionali”.

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