Pignataro, coltivatori: “Avvisi Tares poco intonati”

di Redazione

 Pignataro Maggiore. “Gli avvisi di pagamento della Tares, tributo comunale sui rifiuti e sui servizi, si presentano ai contribuenti come notizie poche intonate”.

Lo afferma Baldassarre Borrelli dell’Unione Coltivatori Italiani, che aggiunge: “Non ci crederete, qualcuno ha pensato ad una burla, visto che da poco è iniziata la festa mascherata. Pensionati, disoccupati, famiglie con problemi economici, vivono questo imbarazzo, si sentono strapazzati dalla cartella di pagamento con scadenza prossima. Ed è solo la prima. Dovrebbero essere presentate istanze immediate di sospensive in merito, cautelare chi effettivamente non riesce a portare il peso di questo pagamento; a molti cittadini, con reddito minimo, è arrivato l’avviso di pagamento addirittura di ben 300 euro. Si confida in un intervento dinamico degli addetti istituzionali, di scorgere soluzioni al problema, anche quella di formulare rateazioni e verificare i metri in eccesso che potranno essere scorporati con risparmi significativi, indire uno sciopero fiscale, rimandando le cartelle Tares al mittente. E’ una vera e propria percossa, un raddoppiato aumento da parte dello Stato e del Comune. Il pagamento della Tares opprimerà anche le aziende del territorio e i commercianti, categorie che certamente non faranno i complimenti all’amministrazione e che a giorni andranno a dirgli la loro”.

“Questo incremento – conclude Borrelli – mette a rischio anche posti di lavoro, danneggiando il tessuto economico e sociale del paese, schiacciando attività commerciali e artigiane che fino ad ora hanno fornito servizi e lavoro alla comunità. La crisi dell’economia già ammalata anche per le inadempienze del governo centrale e amministratori locali, fanno si che a farne le spese sono solo i poveri cittadini”.

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