Protesta ex Lsu, i sindaci si appellano al governo centrale

di Redazione

 Sant’Arpino. E’ terminato nel pomeriggio di mercoledì il tavolo con i sindaci dei Comuni interessati dalla problematica ex Lsu.

Hanno partecipato i primi cittadini di Caserta, Pio Del Gaudio, di Maddaloni, Rosa De Lucia, il facente funzioni di Sant’Arpino, Gianluca Fioratti, che hanno sottoscritto un documento inviato ai parlamentari casertani, alle autorità politiche e scolastiche regionali e provinciali.

Premesso che dal giorno 17 febbraio scorso le scuole dei tre comuni sono interessate dalle agitazioni degli ex Lsu e cosiddetti “appalti storici” che espletano servizio esterno di pulizia e che tali lavoratori intravedono, con la scadenza del 31 marzo, il rischio del mancato rinnovo contrattuale, i sindaci hanno espresso “solidarietà e vicinanza alle maestranze che operano nelle scuole del territorio” poiché ritengono “inaccettabile che la crisi sia pagata dalle realtà lavorative più fragili”.

“Purtroppo, però, tali lavoratori, – continuano – in tutto il territorio campano stanno attuando forme di protesta tali da impedire la regolare funzionalità dei servizi essenziali quali l’ordinaria pulizia dei plessi e il servizio di refezione scolastica. Tali comportamenti vanno assolutamente stigmatizzati poiché ledono un diritto costituzionalmente sancito quale quello all’istruzione. Poichè la mancata soluzione della vertenza avrebbe gravissime ripercussioni sociali, facilmente intuibili vista la grave crisi economica che impedirebbe ai lavoratori di trovare una nuova occupazione in tempi celeri, ancor più nei nostri territori laddove la presenza di questi lavoratori risulta molto consistente, pur non essendo la materia di stretta competenza dei Comuni, questi hanno inteso ascoltare i lavoratori per potersi fare interpreti, in sede istituzionale delle loro istanze”.

“E’ noto a tutti – sottolineano i sindaci – che gli Enti locali sono impediti, a causa delle norme ampiamente restrittive sulla riduzione della spesa pubblica a potenziare la presenza di risorse umane necessarie allo svolgimento dei servizi con adeguato standard”.

Pertanto, le tre fasce tricolori ribadiscono “la necessità di prestare la dovuta attenzione alla problematica puntando, ove possibile, alla conferma dei contratti del personale in questione, allo scopo di tutelare il diritto allo studio in ambienti ospitali e puliti e il diritto ad una soluzione per la continuità occupazionale e di reddito”.

E auspicano “che il governo che sta per insediarsi affronti la questione in modo definitivo anche al fine di evitare che la stanchezza e la tensione alimentino il disagio, con il rischio di gesti gravi e inappropriati, cui le cronache degli ultimi mesi ci hanno, purtroppo, abituato”.

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