Gli alunni della “Stanzione” danzano contro la violenza sulle donne

di Redazione

 Orta di Atella. Venerdì 14 febbraio: San Valentino, data simbolo per tutti gli innamorati. Una data in cui diventano protagonisti i sentimenti, nella quale gli innamorati sentono il bisogno di dimostrare con un gesto affettuoso, quanto sia per loro importante e prezioso il proprio partner.

Una data nella quale più stridenti e sconcertanti appaiono le troppe notizie di violenze e ingiustizie subite dalle donne in tutto il mondo. La dirigente Arcangela Del Prete della scuola media “Stanzione” di Orta di Atella, sempre sensibile nei confronti di queste problematiche, ha aderito con entusiasmo all’evento mondiale “One billion rising”, che coinvolge milioni di giovani in 190 Paesi di tutto il mondo che esprimono, attraverso il ballo, propria solidarietà verso tutte le donne vittime di violenza.

Anche quest’anno la manifestazione, sostenuta dal Comitato per le Pari Opportunità del Comune di Orta di Atella e dall’associazione “Oltre”, si è tenuta nel piazzale antistante la sede comunale nel quale alunne e alunni della scuola “Stanzione” hanno danzato per protestare contro il femminicidio e contro la negazione dei diritti alle donne.

La partecipazione a questa iniziativa rientra nel più ampio progetto, “Pari opportunità”, promosso per il secondo anno dalla dirigente Del Prete su patrocinio dell’Ufficio scolastico regionale di Napoli, che si pone l’obiettivo di realizzare azioni di sostegno, monitoraggio e valutazione degli interventi per la promozione e lo sviluppo della cultura delle differenze di genere e delle pari opportunità donna-uomo.

 Un progetto strutturato in rete con altre associazioni e scuole, e che comprende attività didattiche, letture, interventi laboratoriali ecc., mirati alla decostruzione degli stereotipi e dei pregiudizi, stimolando alla riflessione sui modelli di comportamento positivi e negativi nel rapporto uomo-donna.

“Attraverso queste iniziative – ha dichiarato la dirigente – la scuola si propone di aprire una nuova forma di dialogo tra maschio e femmina che, partendo dalla riflessione sulla propria identità, abitui ragazzi e ragazze a un reciproco confronto aperto e libero sul tema della differenza di genere e sulle pari opportunità, al fine di favorire, nei giovani, la maturazione della consapevolezza che essere uomo o donna comporta il riconoscimento della dignità personale, dei diritti e dei doveri reciproci tra i due sessi, della loro complementarietà, dei comportamenti corretti e rispettosi della diversità, da considerare uno stimolo per la ricchezza spirituale e non elemento di divisione tra gli individui”.

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