Traffico internazionale di droga, arrestato latitante nigeriano

di Redazione

 Mondragone. Nella tarda serata lunedì, tra Casal di Principe e Mondragone, i carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Casal di Principe hanno individuato e arrestato il nigeriano Alan Crane John Alan, 38 anni.

L’uomo è destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare, con la misura coercitiva del carcere e degli arresti domiciliari, emessa dal gip del Tribunale di Napoli, nei confronti di 20 indagati, gravemente indiziati, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti, riciclaggio, evasione dagli arresti domiciliari e favoreggiamento personale. L’arrestato sfuggì al blitz del 24 aprile 2013, rendendosi irreperibile per quasi un anno.

L’attività investigativa, avviata nel settembre del 2009 e denominata “Zebra”, condotta con l’utilizzo di attività tecniche di intercettazione telefonica, ha permesso di individuare l’esistenza di due vasti contesti associativi dediti al narcotraffico in Italia, costituiti da soggetti originari tutti del continente africano.

La prima organizzazione, capeggiata da un nigeriano 54enne, soprannominato “Baba Nike”, che conta numerosi adepti, con base operativa in Olanda, luogo di provenienza dello stupefacente destinato al mercato italiano, in particolar modo a quello dell’area “Domitia” di Castel Volturno. Lo stupefacente, cocaina ed eroina, veniva trasportato attraverso corrieri che ingerivano gli ovuli contenenti la droga; prima dei viaggi con linee aeree e ferroviarie, i corrieri e i membri dell’organizzazione che li avevano assoldati, eseguivano veri e propri “riti propiziatori”, contattando un “mago voodoo” in Nigeria, al fine di scongiurare i controlli delle forze di polizia e assicurare il buon esito del viaggio, considerando che la rottura degli ovuli avrebbe potuto provocare la morte del trasportatore. Nel corso di uno dei numerosi riscontri investigativi, il 30 dicembre 2009, un corriere destinatario del provvedimento, a seguito di un controllo dei carabinieri, evacuò oltre 60 ovuli, contenenti eroina, del peso di 11 grammi cadauno, che aveva ingerito prima di intraprendere il viaggio dall’Olanda alla volta dell’Italia.

La seconda organizzazione, più impetuosa ed aggressiva, capeggiata da un altro cittadino nigeriano 51enne, attiva quasi esclusivamente nella zona di Castelvolturno, si occupava della distribuzione sul territorio nazionale verso altri spacciatori, in particolare verso Roma e Napoli, e gestiva una notevole fetta di spaccio al dettaglio del mercato locale dell’area “Domitia”. Il capo di quest’ultimo sodalizio criminale riciclava parte dei proventi dell’attività illecita, trasferendo consistenti somme di denaro, stimate in oltre 200mila euro, verso il proprio paese d’origine, la Nigeria, dove venivano reinvestiti nell’acquisto e ristrutturazione di un hotel, di terreni e altri beni di lusso.

Oltre al riciclaggio, nei confronti di un arrestato è stato contestato il favoreggiamento personale, poiché avrebbe favorito l’irreperibilità di un connazionale nigeriano, destinatario di un provvedimento restrittivo, mentre ad una altro soggetto è stata rubricata un’evasione dagli arresti domiciliari, poiché è emerso che lo stesso si allontanava dall’abitazione proprio per recarsi a spacciare lo stupefacente.

La base operativa della seconda organizzazione veniva individuata in un esercizio pubblico a Castel Volturno, sulla strada statale Domitiana, il call center denominato “International”, sottoposto a sequestro preventivo con lo stesso provvedimento eseguito oggi. All’interno del call center avvenivano incontri per organizzare il traffico e, in alcuni casi, veniva riscontrata la cessione dello stupefacente.

Nel corso dell’indagine veniva acquisiti numerosi riscontri investigativi, con l’esecuzione di 22 arresti in flagranza di reato, il recupero di oltre 2 chilogrammi di cocaina ed eroina, oltre al sequestro di migliaia di euro, ritenute provento dell’attività illecita.

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