Camorra e rifiuti, confiscati beni a imprenditore dei La Torre

di Redazione

 Mondragone. Gli agenti della Dia di Napoli hanno confiscato beni per un valore di circa 10 milioni di euro all’imprenditore Raffaele Sarnataro, 57 anni, operante in dal 1984 operante nel settore della raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti.

Nei suoi confronti sono state avviate, agli inizi del 2000, indagini, coordinate dall’antimafia partenopea, su attività di riciclaggio effettuata da sodalizi criminali operanti sul territorio casertano. Il 28 agosto 2000 Sarnataro fu tratto in arresto in quanto ritenuto affiliato al clan La Torre di Mondragone, con l’accusa di aver agevolato l’organizzazione camorristica nell’intrattenere rapporti con la pubblica amministrazione in apparenza puliti. Le indagini avevano permesso di appurare che Sarnataro, grazie all’appoggio dei La Torre, si era aggiudicato un cospicuo appalto per il servizio di prelievo e smaltimento dei rifiuti in alcuni comuni, fra cui Mondragone, sversati nella discarica “Bortolotto”, di sua proprietà, situata nella vicina Castelvolturno.

L’accordo tra i La Torre e Sarnataro, secondo gli investigatori, assicurava all’imprenditore il conseguimento di appalti in vari comuni per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani in cambio di una partecipazione del clan agli utili. Ciò garantiva la realizzazione di profitti per circa un miliardo e mezzo di lire annui, la metà della quale veniva incassata da Sarnataro, proprietario della discarica, e la restante metà spettava al clan, che conseguiva guadagni di circa 60 milioni di lire mensili.

In questo modo Sarnataro, legato da rapporti consolidati negli anni con il capoclan Augusto la Torre, per tre decenni aveva potuto gestire la discarica Bortolotto nel quale venivano smaltiti, per un dato periodo, anche rifiuti provenienti da altre regioni d’Italia.

Tra i beni sequestrati: immobili situati in via Crispi, a Napoli, ad Anacapri e Olbia, e un capannone industriale a Secondigliano: capitali sociali e beni strumentali delle società “Caprile Srl”, con sede ad Anacapri, e “Iris Srl”, con sede a Roma, attiva nella costruzione e gestione di opere edilizie; quote in società con sede a Napoli; oltre a titoli, autovetture e moticicli.

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