Governo Renzi, ecco i papabili ministri

di Antonio Taglialatela

 Roma. Dovrebbero essere tra i 14 e i 16 il numero di ministri del prossimo governo presieduto da Matteo Renzi, rispetto ai 21 del suo predecessore Enrico Letta.

In realtà, il segretario del Pd ha sempre pensato ad una formazione più “snella”, con al massimo dieci ministri, ma i precari equilibri dell’alleanza trasversale che dovrebbe appoggiare il nuovo esecutivo, impongono maggiore elasticità.

Intanto, impazza il “totoministri”.Un punto fermo è rappresentato da Graziano Delrio per il ruolo di sottosegretario alla presidenza del Consiglio. Non sarà della partita Gianni Cuperlo, mentre in lizza ci sono Dario Franceschini, tra i più importanti sponsor del governo, e ovviamente il vicepremier e ministro dell’Interno Angelino Alfano, destinato ad essere confermato in uno solo dei due attuali ruoli.

Sulla via della conferma anche Emma Bonino (Esteri), Andrea Orlando del Pd (Ambiente), Beatrice Lorenzin (Salute) e Maurizio Lupi (Infrastrutture e Trasporti), entrambi del Nuovo centrodestra. Dubbi sui ministri economici, tanti i nomi che girano: Lucrezia Reichlin, Andrea Guerra, Vittorio Colao, Tito Boeri, Pier Carlo Padoan e Lorenzo Bini Smaghi.

Si fa strada anche il nome di Luca Cordero di Montezemolo. L’unica poltrona per Scelta Civica potrebbe essere quella dell’Istruzione con la segretaria del partito Stefania Giannini. Per i Popolari per l’Italia, oltre a Mario Mauro, si fanno i nomi di Andrea Olivero (Famiglia) e di Lorenzo Dellai agli Affari Regionali. Altri centristi in corsa sono Andrea Romano e Pietro Ichino (Lavoro).

Massimo Bray, per il quale si chiede da più parti la riconferma alla Cultura, soprattutto dal Sud Italia, sembra invece fuori dai giochi e potrebbe cedere il testimone alla fedelissima renziana Maria Elena Boschi, che però è in lizza anche per le Riforme.

Per la Difesa troviamo tra i papabili Emanuele Fiano, Roberta Pinotti e, come outsider, Arturo Parisi. Al Lavoro i candidati sono Tito Boeri e Guglielmo Epifani, ma si parla anche di Marianna Madia. Alla Giustizia potrebbe esserci il ritorno di Paola Severino, in lizza con Michele Vietti, attuale vicepresidente del Csm. Smentiscono un loro coinvolgimento le “guest star” Alessandro Baricco, scrittore e collaboratore di Renzi, e l’imprenditore Oscar Farinetti di “Eataly”.

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