Deruba il supermercato in cui lavora “per sfamare i figli”

di Mena Grimaldi

 Treviso. “Ero disperata. Mio marito ha perso il lavoro e, con il misero stipendio di cassiera, non riuscivo a sfamare i figli. Ho avuto un attimo di follia.Mi vergogno e chiedo scusa. Perdonatemi”.

Così una commessa di un supermercato di Treviso si è giustificata per il furto compiuto nello stesso in cui lavorava. La donna, inizialmente, aveva chiamato i carabinieri dicendo di essere stata derubata, ma subito dopo avevano capito che era stata lei a compiere il furto.

La giustificazione ha convinto i titolari del supermercato che l’hanno “assolta” (non si sono nemmeno costituiti parte civile, avendo ottenuto la restituzione dei soldi).

La donna, però, è stata comunque processata. Viste le prove e l’ammissione di colpa il suo avvocato ha cercato e trovato un accordo con la Procura. La cassiera ha così patteggiato 10 mesi di reclusione, con i doppi benefici (era incensurata).

La 30enne, giunta per prima nel supermercato, si è fatta attrarre dai soldi del fondo cassa.

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