Camera, bagarre M5S: “Renzi e Padoan figli di troika”

di Mena Grimaldi

 Roma. Il “Si” alla fiducia al governo di Matteo Renzi alla Camera, visti i numeri, ha un risultato scontato. Ma ciò nonostante, non sono mancate le accuse tra i vari esponenti e le bagarre.

Grande attesa per un possibile intervento diEnrico Letta, dopo l’assoluta freddezza con cui ha officiato la cerimonia della campanella per il passaggio di consegne.

E grande entusiasmo per il ritorno diPier Luigi Bersani, alla sua prima apparizione istituzionale dopo il malore delle scorse settimane. Lo stesso Renzi ha omaggiato l’ex segretario del Pd, sia in aula sia via twitter, anche se Bersani ha precisato di essersi presentato a Montecitorio “per abbracciare Letta”.

Abbraccio che è effettivamente avvenuto pochi minuti dopo, quando l’ex premier ha fatto il suo ingresso nell’emiciclo, tra gli applausi dei deputati del Pd. Dalle opposizioni, invece, non sono stati risparmiati affondi nei confronti del nuovo governo.

“Tu, Matteo Renzi,e il ministro Padoan siete figli di troika – ha detto ad esempioCarlo Sibilia, deputato del M5S -. I punti del programma di governo erano infatti contenuti già molti mesi fa in un documento della Ubs”.Non tutte le opposizioni hanno però sparato alzo zero. La deputata di Forza ItaliaMichaela Biancofiore, fedelissima di Silvio Berlusconi, ha definito Renzi “gagliardo” e sottolineato che “non è radical chic, parla alla pancia del Paese come noi”.

Da Forza Italia arrivano due no, quello diDaniele Capezzonee del capogruppoRenato Brunetta. “Voteremo no alla fiducia al governo Renzi, ma al presidente del Consiglio auguriamo buon lavoro” ha Capezzone .

Mentre Brunetta afferma: “Non ho visto alcun punto del programma. Ho visto dei titoli, e sulla base dei titoli ovviamente noi non possiamo votare nessuna fiducia. La fiducia è una cosa seria, non si dá a scatola chiusa”.

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