Sanremo fa flop: l’altra faccia del Festival

di Emma Zampella

Sanremo 2014I numeri di Sanremo non piacciono, perché si sa, nonostante le canzoni, sono i dati degli ascolti quelli che contano.

E pare che, a partire dal giorno dopo la prima, la 65esima edizione del Festival di Sanremo non navighi in buone acque. Un crollo di ascolti nella seconda serata della competizione canora che fa rimpiangere quei pochi milioni di spettatori in più della passata edizione. Gli spettatori su Rai1 sono stati meno di 9 milioni e lo share è sceso di 9 punti percentuali sul dato dell’analoga serata del 2013, fissandosi al 33,52%. Da cosa deriva questo terribile collasso? Cosa non è piaciuto di questa edizione?

E la direzione artistica si trincera dietro la concorrenza su Canale 5 della Champions League trasmessa in chiaro su Canale 5 e che vedeva impegnato il Milan contro l’Atletico Madrid, vista da 5 milioni 550mila spettatori e che ha fatto uno share del 18,22%. E il raffronto dei numeri con lo scorso anno non è per niente incoraggiante. Come si vede dai dati diffuse dalle agenzie, nella seconda serata, la prima parte dello spettacolo condotto da Fabio Fazio e Luciana Littizzetto è stata seguita da 8 milioni 926mila spettatori, con share del 33,52%, contro i 12 milioni 477mila spettatori e lo share del 42,21% dello scorso anno; la seconda parte è stata seguita invece da 3 milioni 784mila spettatori e con share del 37,59%, contro i 6 milioni 606mila e il 49,03% di un anno fa.

La media ponderata è stata di 7 milioni 711mila spettatori e share del 33,95%, contro gli 11 milioni 330mila e uno share del 42,89% registrati nel 2013. Eppure, il registro è sempre lo stesso, così come la conduzione affidata, per il secondo anno consecutivo alla coppia Fazio-Littizzetto. Numeri che preoccupano ma che pare tengano ancora tranquillo Giancarlo Leone, presidente rai che sottolinea come non sia paragonabile il quadro competitivo televisivo della seconda puntata di questo Festival con quello dell’analoga serata di un anno fa, e questo perché ben diversa è stata l’offerta tv complessiva. “Infatti – evidenzia ancora Leone – se la scelta televisiva e anche la matematica non ci tradiscono, il quadro competitivo di ieri sera era ben diverso da quello della seconda puntata del Festival dell’anno scorso. Quando si parla di cali di ascolti – insiste ancora il numero uno della Rai – ricordate sempre che c’è un contesto che può cambiare di giorno in giorno o di stagione in stagione”.

Anche Fazio ha commentato che finita la partita di Champions League del Milan la curva degli ascolti è risalita, “è un dato di cinica matematica ma è quello, anche se qualcuno potrebbe sempre dire che e’ stata scelta la partita e non il Festival”. Per Fazio è “rassicurante” quanto la curva degli ascolti sia in questo molto chiara: “Appena finisce la partita, gli ascolti del Festival risalgono”. Che sia tutta una logica di scuse per giustificare il declino di una trasmissione, che, pur avendo fatto la storia italiana, ha un po’ stancato? Forse, anche Sanremo dovrebbe respirare l’aria di rottamazione di cui ormai sembra essere impregnato il paese.

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