Paes e lotta contro tagli alla sanità campana: Consiglio il 10 febbraio

di Antonio Taglialatela

 Gricignano. Sviluppo sostenibile e adesione alla lotta contro i tagli ai finanziamenti del fondo sanitario nazionale.

Sono i due punti principali all’ordine del giorno della seduta del Consiglio comunale convocata per venerdì 10 febbraio, alle 18.30, dal presidente dell’Assise Salvatore Cesaro.

Dopo la rituale approvazione dei verbali della precedente seduta, il civico consesso discuterà dell’adesione al “Patto dei Sindaci – Covenant of Mayors” lanciato dall’Unione Europea allo scopo di coinvolgere le comunità locali ad impegnarsi in iniziative per ridurre nelle città le emissioni di CO2 del 20% attraverso l’attuazione di un Piano d’Azione che preveda tempi di realizzazione, risorse umane dedicate, monitoraggio, informazione ed educazione.

Le città e le regioni devono predisporre un “Piano d’azione per l’energia sostenibile” (in breve “Paes”, l’originale è “Seap”, ossia“Sustainable Energy Action Plan”) nel quale devono essere indicate le misure e le politiche concrete, che dovranno essere realizzate per raggiungere gli obiettivi indicati nel Piano, entro un anno dall’approvazione e dalla firma del Patto, da parte dei Consigli comunali.

Il Comune si impegna, inoltre, a organizzare, in cooperazione con la Commissione Europea, eventi specifici, come Giornate dell’Energia e altre iniziative che permettano ai cittadini di entrare in contatto diretto con le opportunità e i vantaggi offerti da un uso più intelligente dell’energia e di informare regolarmente i media locali sugli sviluppi del piano d’azione.

Successivamente si procederà all’approvazione dello schema di convenzione per il servizio di tesoreria comunale.

Ultimo punto: il sostegno alla lotta, avviata dal presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, per ribadire un ‘No’ secco ad ogni ipotesi di taglio sulla torta dei finanziamenti che compongono il fondo sanitario nazionale. Per la Campania si tratterebbe di lasciare nel piatto circa 350 milioni di euro su un fondo regionale che nel 2013 ammonta a circa 9,6 miliardi di euro.“Fra le Regioni c’è piena sintonia, – ha sottolineato Caldoro – non sono sostenibili tagli alla sanità. E’ seriamente in discussione il diritto alla salute. La Campania, in particolare, non si può permettere ulteriori riduzioni dei trasferimenti. Siamo la regione più penalizzata dalla ripartizione del fondo sanitario in virtù di regole anacronistiche che non hanno riscontro in nessun Paese occidentale”.

Caldoro fa riferimento al fatto che la quota di finanziamento e l’assegnazione del riparto del fondo nazionale avviene attraverso il criterio della correzione del dato procapite secco solo e soltanto in base all’anzianità della popolazione. Criterio che, a fronte del secondo posto dopo la Lombardia per numero di abitanti, fa della Regione Campania l’ultima in Italia nel calcolo procapite a causa della più bassa età media. “Un criterio – sostiene Caldoro – che non tiene in nessun conto la deprivazione sociale, la povertà relativa, l’alta incidenza di malattie croniche invalidanti e l’emergenza ambientale che tanto incide sull’incidenza di malattie degenerative”.

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