Massacro a Kiev: “Almeno cento morti”

di Mena Grimaldi

 Kiev. Riespose le proteste a Kiev e questa volta ancora più dure. Il bilancio degli scontri sarebbe di “almeno 100 morti e oltre 100 feriti”, come ha riferito alla Cnn il capo dei servizi medici a Kiev.

67 i poliziotti fatti prigionieri dai manifestanti. La polizia ucraina ha invitato gli abitanti della capitale ucraina a restare a casa. La protesta è arrivata fino a Sochi, la città russa dove sono in corso le Olimpiadi invernali. Giovedì la delegazione olimpica ucraina ha osservato un minuto di silenzio per ricordare le vittime.

La sciatrice Bogdana Matsotska ha annunciato in un primo momento di rifiutarsi di gareggiare ancora, accusando Yanukovich di “irresponsabilità”.

Una protesta ridimensionata poi dal Comitato olimpico ucraino: gli atleti che devono ancora gareggiare alle Olimpiadi di Sochi resteranno, mentre quelli che hanno già partecipato torneranno secondo il calendario prestabilito.

Mentre la città brucia,è terminato l’incontro a Kiev tra Ianukovich ed i ministri degli Esteri tedesco, polacco e francese. I ministri, all’uscita, non hanno voluto fare dichiarazioni.

Secondo fonti europee, restano per ora a Kiev, dove è atteso anche un mediatore russo. Prima dei colloqui il ministro degli Esteri francese Laurent Fabius era stato chiaro: “Dirò che bisogna fermare la violenza, che è evidentemente inaccettabile, e che ci prepariamo ad adottare sanzioni contro i responsabili della violenza”.

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