Appalti e camorra, ex sindaco Nuzzo chiede rito abbreviato

di Redazione

 Castel Volturno. Ha chiesto di essere giudicato con rito abbreviato l’ex sindaco di Castel Volturno ed ex magistrato della procura generale di Cremona, Francesco Nuzzo.

L’istanza al giudice del tribunale di Napoli, Marina Cimma, è stata formalizzata questa mattina dopo la richiesta di rinvio a giudizio formulata dal pm della Dda di Napoli, Giovanni Conzo, per 36 dei 37 indagati nell’ambito dell’inchiesta sui rapporti tra il clan dei Casalesi e l’amministrazione comunale di Castel Volturno, sciolta per infiltrazioni mafiose. Tra loro c’è proprio Nuzzo.

Rito ordinario hanno, invece, chiesto, il successore di Nuzzo, Antonio Scalzone, e il fratello Alfonso, libero dopo un anno e mezzo di carcere e arresti domicliari. Entrambi sono accusati di concorso esterno in associazione mafiosa.I due fratelli sono difesi dall’avvocato Giovanni Cantelli.

Dagli atti dell’indagine ergono due tangenti, una da 107mila e l’altra da 200mila euro, che l’ex sindaco Nuzzo e l’ex vicesindaco Lorenzo Marcello avrebbero chiesto per autorizzare la costruzione di un centro commerciale. Nuzzo, inoltre, era stato accusato, in prima battuta, di concussione sessuale: avrebbe chiesto prestazioni sessuali a una giovane rumena in cambio dell’assunzione nella clinica ‘Pineta Grande’.

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