Furto nella casa comunale, Masi: “Non pensavamo potesse accadere”

di Nicola Rosselli

 Carinaro. “Ci hanno danneggiato non poco. Non eravamo attrezzati per fronteggiare un episodio di questo tipo”.

Lo ha dichiarato il sindaco Mario Masi nel commentare il furto dell’altra notte ai danni della casa comunale, quando ignoti hanno portato via 341 carte d’identità “in bianco” dall’ufficio Anagrafe, qualche migliaia di euro dalla Ragioneria e qualche litro di gasolio dalla cisterna.

“Pensavamo non potesse accadere, almeno qui da noi, a Carinaro, considerato che il paese è tranquillo”, afferma il primo cittadino. Non a caso l’ultimo furto, analogo, nella casa comunale risaliva a circa dieci anni fa, per il resto tutto tranquillo almeno sino a lunedì mattina”.

Anche se con un po’ di rammarico, Masi ha evidenziato che, proprio qualche giorno fa, era stato affidato alla stazione unica appaltante il varo di una gara per l’allarme esterno, videosorveglianza compresa. Una decisione che non era stata reputata urgente, proprio fondando sull’assunto che il paese era “tranquillo”. Ed è forse proprio per questa sua caratteristica che i malviventi hanno scelto di agire a Carinaro tra i diversi centri dell’agro aversano. Ad aiutare i “soliti ignoti” anche la conformazione della casa comunale che ha un ingresso secondario posteriore da dove, una volta raggiunto il parcheggio, si può agire indisturbati.

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