Carabiniere ucciso: estradato dal Belgio ultimo componente della banda

di Redazione

 Caserta. E’ giunto all’aeroporto di Fiumicino, estradato dal Belgio, Bruslin Djordjevic, uno dei componenti del commando che il 27 aprile 2013 compì una rapina ad una gioielleria di Maddaloni, in cui perse la vita l’appuntato dei carabinieri Tiziano Della Ratta e rimase ferito il maresciallo capo Domenico Trombetta.

34 anni, di origine slava, Djordjevic era stato arrestato, lo scorso 8 gennaio, dalla polizia belga, al termine delle indagini coordinate dai carabinieri di Caserta, coadiuvati dai carabinieri di Napoli e dagli agenti della squadra mobile partenopea.

A sparare contro l’appuntato Della Ratta fu Angelo Covato, appena 18 anni e 8 mesi (originario di Melito, Napoli). Quest’ultimo rimase gravemente ferito, così come la complice Vincenza Gaglione, di 30 anni, nel conflitto a fuoco avuto con altri carabinieri all’esterno della gioielleria. Entrambi morirono alcuni giorni dopo in ospedale.

Altro elemento del gruppo penetrato nella gioielleria fu Antonio Iazzetta, 21 anni, di Acerra, che sparò numerosi colpi di pistola nel negozio prima di darsi alla fuga. Iazzetta venne fermato due giorni dopo la rapina nel blitz dei carabinieri che porto’ in cella anche gli altri quattro elementi della banda presenti all’esterno a bordo di due auto, Rosario Esposito Nuzzo, 20 anni, di Napoli, e Giuseppe De Rosa, 22 anni, di Sant’Antimo. Nei giorni successivi vennero fermati il basista, Antonio Mastropietro, 44 anni, presente durante la rapina, e i fiancheggiatori Vincenzo Della Valle, 21 anni, e Domenico Ronga, 22 anni.

Della Ratta e Trombetta erano nel retrobottega della gioielleria quando Covato e i due complici fecero irruzione. I militari stavano visionando alcuni immagini dopo essere stati allertati dal titolare che, poche ore prima, aveva notato persone sospette aggirarsi intorno all’esercizio.Quando capirono quello che stava accadendo intervennero intimando ai tre di gettare le armi. I particolari dell’arresto di Djordjevic saranno resi noti alle 11 di giovedì nel corso di una conferenza stampa nella sede della Procura di Santa Maria Capua Vetere.

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