Castel Morrone, No Ers: “Il sindaco gioca a fare il burocratico”

di Redazione

 Castel Morrone. Il 2 febbraio 2013 il movimento “No Ers” ha ufficialmente comunicato al sindaco di Castel Morrone la costituzione del sodalizio e chiesto due cose precise.

Primo, la sospensione del piano di edilizia residenziale sociale; poila convocazione di un Consiglio comunale aperto per acquisire a riguardo i pareri delle organizzazioni, delle associazioni e, soprattutto, dei cittadini morronesi. La comunicazione è stata sottoscritta, in calce, da otto attivisti con l’indicazione di un recapito, completo di nominativo, indirizzo, email e fax a cui far pervenire dei riscontri.

Una risposta è effettivamente arrivata, ed è stata recapitata, appunto, all’indirizzo chiaramente indicato. Il fatto bizzarro è che i rappresentanti del movimento No Ers, nel leggerla, si sono trovati di fronte ad un vero e proprio capolavoro di non senso. Il sindaco, prendendo a pretesto una presunta illeggibilità delle firme, ha chiesto ulteriori chiarimenti circa l’identità degli scriventi, come se il piano Ers fosse un mero affare burocratico e non, come realmente è, un’ultima frontiera per l’identità di Castel Morrone e per la sua possibilità di avere uno sviluppo basato sull’accoglienza e sulla fruizione delle bellezze naturalistiche e paesaggistiche.

A beneficio di chi legge, riepiloghiamo brevemente la vicenda. Con il pretesto di un inesistente bisogno abitativo dei morronesi, il sindaco, spalleggiato dai suoi docili collaboratori, vorrebbe realizzare un serpentone di cemento che ingloba qualche centinaio di appartamenti e decine di locali commerciali. Una gigantesca operazione speculativa che cementificherà un’area verde di proprietà del Comunale di ben 24.804,00 metri quadrati, immediatamente a ridosso delle dolci e boscose colline che incorniciano il paese. Inoltre, grazie ad una tanto ridicola quanto accondiscendente convenzione tra il Comune e il soggetto attuatore, la destinazione di questo vero e proprio ecomostro sfuggirà ad ogni finalità sociale e alimenterà la speculazione e l’affarismo.

Questo intervento non è mai stato discusso con la popolazione in alcun incontro pubblico, tenuto in contraddittorio con l’amministrazione. Esso è stato progettato nel chiuso delle stanze del Sindaco e del responsabile tecnico del Comune e i vari passi, dalla variante al Prg agli altri adempimenti, sono stati imposti a colpi di maggioranza consiliare, senza tenere in alcun conto le obiezioni e gli inviti alla riflessione che sono stati espressi in quelle circostanze.

Nonostante le richieste del movimento No Ers appaiano di assoluto buon senso, il Sindaco nella sua risposta interlocutoria si è nascosto dietro un muro di gomma burocratico che avvalora la poca trasparenza di un’ operazione così stravolgente per il territorio. E’ da tenere presente, tra l’altro, che il Sindaco, così come è riuscito a far pervenire al Movimento la sua risposta vuota di contenuti, contestualmente sarebbe potuto entrare nel merito della vicenda o, anche, disporre un incontro per acquisire tutte le informazioni che a parer suo erano necessarie.

Il movimento No Ers, forte del consenso delle molte centinaia di cittadini che già hanno firmato la petizione contro l’Ers, continuerà a raccogliere adesioni e a battersi in ogni modo per fermare questo scempio che rischia di uccidere il futuro del nostro paese.

Movimento “No Ers” – Castel Morrone

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