Via Roma, la denuncia dell’architetto Cecere

di Antonio Arduino

 Aversa. Nella polemica nata a seguito della messa in sicurezza di via Roma, coprendo con asfalto le toppe presenti sul piano stradale invece di utilizzare sampietrini, che ha avuto come conseguenza le dimissioni dell’assessore ai lavori pubblici e l’azzeramento della giunta …

…interviene l’architetto Lele Cecere, firmatario, a metà degli anni 90, insieme all’ingegnere Maurizio Lucarelli, del progetto generale di ammodernamento di via Roma,

“Era un incarico professionale che ci fu affidato dall’allora sindaco Ferrara”, ricorda Cecere. “Il nostro progetto – aggiunge – era tutt’altra cosa rispetto a quanto realizzato da una ditta che, vincendo la gara, ottenne anche il progetto che avevamo redatto e che avrebbe dovuto concretizzare”. Quel progetto, come ricorda l’architetto, avrebbe ammodernato via Roma lasciando in sede le lastre di basalto che la pavimentavano da sempre. “Invece fu completamente stravolto, il basalto scomparve e nessuno, nessuno – sottolinea Cecere – si è mai chiesto che fine abbiano fatto quelle lastre della pavimentazione originale di via Roma”.

“Inoltre, considerando che il lavoro eseguito in via Roma, all’epoca della seconda sindacatura Ferrara, ha mostrato fin dai primissimi tempi grossi limiti legati, probabilmente, ad una esecuzione non a regola d’arte mi domando – continua l’architetto – perché non siano stati chiamati in causa la ditta che ha effettuato il lavoro, il direttore e il collaudatore dei lavori”.

“Perché – ribadisce – le amministrazioni che si sono succedute a quella che realizzò la sostituzione con sampietrini delle vecchie lastre della pavimentazione originale non si siano attivate nei confronti dei responsabili di una opera pubblica che aveva mostrato difetti praticamente da subito (gli stessi riscontrabili in via Obbligatoria nel tratto compreso tra la parrocchia di San Michele e piazzetta De Simone, denunciati più e più volte dalla stampa, ndr)”.

“E ancora – prosegue – mi chiedo dove fossero quelli che oggi gridano allo scandalo per un intervento che come cittadino aversano non approvo ma che considero accettabilissimo essendo stato ben sottolineato che avrà durata temporanea e che si è reso necessario per mettere in sicurezza l’arteria e prevenire esborsi di decine di migliaia di euro dovuti dall’Ente a cittadini ed automobilisti che subiscono danni utilizzando una strada disastrata”.

“Chi grida allo scandalo pensa che sia meglio fare sborsare alla cittadinanza decine di migliaia di euro per risarcire i danni prodotti dalle condizioni disastrate della strada, danni che spesso sono inventati, oppure chiudere gli occhi su un intervento temporaneo ed aspettare che arrivi la soluzione definitiva?”, conclude Cecere.

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