Tribunale, Giuliano: “Normali difficoltà iniziali, ma saranno superate”

di Nicola Rosselli

Pasquale GiulianoAversa. “Le difficoltà che il Tribunale di Aversa sta incontrando sono quelle tipiche dell’avvio di una grande struttura,in un momento, peraltro, in cui non c’è in Italia un solo ufficio giudiziario che navighi in acque tranquille.

Del resto, il tutto era stato previsto e, lo ricordo agli smemorati di oggi, era stato anche indicato ‘un annetto’ per farlofunzionare a pieno regime. Solo un ingenuo o uno sprovveduto poteva ipotizzare che, quasi d’incanto, tutto sarebbe stato risolto nel giro di qualche mese. Non dimentichiamoci che il Tribunale, di dimensioni maggiori di quello di Firenze e di Bologna,ha iniziato ufficialmente la sua attività a metà settembre e che è stato compiuto un vero ‘miracolo’ per renderlooperativo, dopo che si ebbe la certezza della sua neo istituzione, nel giro di un paio di mesi, e per di più in un periodo solitamente destinato alle ferie”.

Pasquale Giuliano, padre putativo del tribunale di Aversa, già senatore e sottosegretario alla Giustizia, non ci sta ad essere additato dai presidenti dei consigli dell’ordine di Napoli e Santa Maria Capua Vetere come il “responsabile” della nascita del nuovo ufficio giudiziario. “Le difficoltà ci sono – continua Giuliano – e c’è il massimo impegno nell’affrontarle e nel superarle. Il presidente della Corte di Appello,Antonio Bonaiuti, già ha disposto, su indicazione del capo dipartimento dell’organizzazione giudiziaria, Luigi Birritteri, l’arrivo da questa settimana appena conclusa di circa 30 unità che rafforzeranno la schiera del personale amministrativo, e così a seguire nelle prossime settimane con un altrettanto contingente. Si è, inoltre, quasi completata la procedura per l’assegnazione di due presidenti di sezione e nelle prossime settimane si individueranno altri due presidenti di sezione. Il nuovo procuratore della Repubblica,Greco, magistrato di grande esperienza ed eccellente professionalità, prenderà servizio quanto prima e mercoledì 19 febbraio il Plenum del Csm ci farà conoscere anche il nome del presidente del Tribunale. Sarà, questo, un momento importante perché proprio al Presidente saranno rimesse scelte strategiche per la distribuzione di spazi e per dare all’organizzazione del lavoro un’impostazione che non sia condizionata, come è giocoforza accaduto sinora, dalla precarietà e dall’emergenza”.

E per quanto riguarda le strutture? “Sono stati anche individuati i fondi, circa sei milioni, per la trasformazione del confinante edificio della ‘cavallerizza’ in aula ‘bunker’ e il Comune ha da tempo messo a disposizione il grande contenitore di via Giovanni 23 per le esigenze del Tribunale. Non trascuriamo, inoltre, che c’è il massimo impegno per completare il sito di San Domenico, che, per spazi e prestigio, sarà un’altra bella struttura a supporto delle esigenze di Giustizia. E questo senza considerare l’edificio che il Comune acquistò a suo tempo all’interno del vecchio ospedale psichiatrico civile, che, all’occorrenza, potrebbe tornare utile”.

Le sue parole fanno pensare che siamo di fronte a critiche ingiuste. “Con questo non voglio ovviamente oscurare le critiche che ci sono state e che, specie quando sono costruttive, sono bene accette, ma voglio, questo si, contrastare un isterico disfattismo che sembra ispirato da quell’avversione che si è consumata, e che pateticamente persiste, verso il Tribunale di Aversa. So bene che il nostro Tribunale ha rotto equilibri e ridotto aree di influenza, ma credo che di questa realtà ognuno debba farsene una ragione e che ora bisogna solo avere riferimento agli interessi del territorio piuttosto che a quelli personali o di ‘carriera’”.

Cosa risponde a chi l’ha tirata in ballo chiedendo la sua testa, ritenendola “colpevole”. “Per rispondere, poi, con un’allegra provocazione a chi ha chiesto, per alcuni disservizi del Tribunale di Aversa, la testa dei politici che si sono battuti per la sua istituzione, che, se questo è il metro, molti Presidenti di ordini avrebbero da tempo già dovuto auto- decapitarsi. Ma, a proposito di presidenti di ordini, e per finire sempre con una provocazione (amichevole , questa volta), devo dire che non ho ben compreso le ragioni della presenza dei presidenti dell’ordine di Napoli e di Santa Maria Capua Vetere. Il Tribunale di Aversa ha ormai un suo proprio circondario e, per ora, un commissario per la neo istituzione dell’Ordine, che, peraltro, secondo moltissimi avvocati del foro di Aversa, avrebbe già dovuto prendere vita. Ma questa è un’altra storia, della quale, se sarà il caso, bisognerà interessarsi quanto prima”.

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