Della Valle: “Sudditanza sofferente di Fi verso Sagliocco”

di Redazione

Gino Della ValleAversa. “La crisi aperta con le dimissioni degli assessori di Forza Italia, Barbato prima e Virgilio dopo, che ha portato alla chiusura definitiva della prima giunta Sagliocco

… sembrava avere delle origini chiare: scarsa libertà operativa degli assessori, inesistenza di un tavolo di coalizione dove vengano stabiliti insieme le cose da fare, assenza di rispetto dei fondamentali principi della rappresentatività, un diversissima dignità tra le forze politiche alleate tanto da ridurre l’amministrazione in un monocolore targato Noi Aversani”. Lo afferma il consigliere Gino Della Valle, che continua: “La goccia che ha fatto traboccare il vaso, era stata la manutenzione (buffa) di via Roma per cui l’assessore Barbato già aveva preannunciato le dimissioni, a margine di una Giunta, nel caso in cui si fosse intervenuti con l’asfalto. Dopo aver mantenuto fede a quanto detto in quella Giunta Barbato dichiarava: ‘Quando si tocca la dignità di una persona non vi sono ragioni che tengano, le mie dimissioni sono irrevocabili, se non le presenterà Luciano le presenterò io. Si è trattato di una decisione sofferta, ma che non potevo non prendere considerato che la mia era una delega con risvolti tecnici e da addetto ai lavori non potevo soprassedere, siamo di fronte all’impossibilità di discutere liberamente senza prevaricazioni con un confronto franco e leale, credo siano venuti meno i principi fondamentale della mia presenza in giunta, siamo di fronte alla classica goccia che fa traboccare il vaso’”.

“Il rientro era anche pronosticabile – sottolinea Della Valle – ma quello che nessuno si aspettava era il contenuto del documento di Fi con il quale si chiude (rinviava) questa crisi. Non era immaginabile, infatti, un negazionismo così totale dello stato dei fatti e dei rapporti con il sindaco, uno stravolgimento dei reali rapporti tra le forze di maggioranza e un capovolgimento totale di quello che è stato dichiarato da loro stessi sia pubblicamente sia privatamente. Ci si aspettava un documento in cui l’ormai ex partito di maggioranza avrebbe finalmente preteso le regole da seguire all’interno della coalizione e nei rapporti con il primo cittadino. Nulla di tutto questo”.

“Si continuerà così – conclude – in una rapporto di sudditanza sofferente, deleterio per la città e per la coalizione di centrodestra, aspettando la prossima goccia che farà traboccare un altro vaso. L’analisi finale del documento, però, contiene un elemento ampliamente prevedibile: la colpa è sempre degli ex An, anche quando litighiamo tra di noi”.

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