Della Valle: “L’opera buffa di Sagliocco”

di Redazione

 Aversa. Qualche volta ho l’impressione che il sindaco sia passato all’opposizione con noi o senta l’irrefrenabile bisogno, a giorni alterni, di fornire un argomento concreto per avvalorare la tesi che ad Aversa le cose non vanno e che la città è ‘dis-amministrazione’.

L’ultimo, in ordine di tempo, è la questione di via Roma che se non fosse una cosa seria sarebbe da tutta da ridere. Il titolo che mi viene in mente per descrivere in modo lapidario l’obbrobrio commesso è: ‘Un opera buffa, di manutenzione, nella città di Cimarosa’. E’ buffa la tesi che il tutto sia finalizzato al risparmio, raccontata in questi giorni.

Oggi, infatti, per non ripristinare alcune decine di metri quadrati di cubetto di porfido dissestato in modo tale da reggere un annetto e per risparmiare i 18/20 mila euro, preventivati dall’assessorato dei lavori pubblici retto da Elia Barbato, si sono spesi 4mila euro circa per stendere sullo stesso porfido una crosta di asfalto. Hanno fatto finta di dimenticare che così si è creato un rifiuto speciale che, un domani, per essere smaltito dalla ditta che si aggiudicherà il rifacimento di via Roma avrà un costo pari o superiore a quello risparmiato oggi.

E’ buffo il concetto per il quale non investire equivale ad risparmiare. Aversa è una città che regge la propria economia per larga parte sul terziario. Se si risparmia e non si investe su via Roma è finita.

E’ buffo che per il solo fatto di voler affermare sempre e comunque il principio “Lo Stato sono Io” (il Comune in questo caso) il sindaco lavori il triplo per tamponare le falle che ogni volta lui stesso crea. Quel poco di asfalto messo sconsideratamente in via Roma, infatti, ha portato all’azzeramento di una Giunta (che per la verità poco contava) dopo le dimissioni degli assessori di Fi e all’apertura ufficiale di una crisi.

Da quel momento un lavoro frenetico, notte e giorno, per ricomporre i cocci. Sono entrate in campo le colombe e agli ambasciatori. Qualche consigliere giustamente parla di deleghe, altri si impuntano su un assessorato.

Stando a quello che riportano i giornali si è organizzata, anche, una cena chiarificatrice in un noto ristorante cittadino (quello degli incontri istituzionali). Si sono fatte riunioni su riunioni, telefonate e strategie spossanti.

Si son dovuti sfornare comunicati stampa a iosa e non si sono lesinate telefonate a qualche architetto amico per far diventare bello l’intervento di via Roma. A questo punto, la domanda viene spontanea: conviene proseguire su questa strada? Non è arrivato il momento di cambiare registro?

Il consigliere comunale Gino Della Valle

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