Arresto Di Santo, la mensa non parte per motivi “psicologici”

di Redazione

 Sant’Arpino. E mentre, dopo la decisione del giudice, il sindaco Eugenio Di Santo resta agli arresti domiciliari, la ditta concessionaria della mensa scolastica, comunica che il servizio non sarà avviato per motivi “psicologici”.

La ditta è la “Marty” di Napoli, di cui è titolare un imprenditore di Lusciano, lo stesso che lo scorso 21 dicembre provocò l’arresto di Di Santo, accusato di aver chiesto un bracciale di diamanti in cambio dell’appalto. Dal dialogo intercettato tra i due, infatti, scattò l’operazione dei carabinieri.

La mensa, che doveva iniziare il 7 gennaio in gestione provvisoria, dunque resta ferma, almeno fino al 13 gennaio, come recita una nota inviata al Comune dalla ditta, in cui il titolare spiega: “La società Marty srl comunica che slitta l’avvio della refezione nelle scuole per una ricaduta psicologica. A seguito degli incresciosi fatti accaduti sul territorio di Sant’Arpino riguardanti il servizio di refezione scolastica che hanno provocato una ricaduta psicologica ed emotiva sull’intero staff della scrivente società, con la presente si chiede lo slittamento della fornitura dei pasti dal 7 al 13 gennaio. Periodo durante il quale il personale sarà formato ad affrontare il lavoro in condizioni psicologiche sicuramente mutate. Spiacenti per il disservizio creato, ma sicuri di una vostra comprensione, si coglie l’occasione per porgere i cordiali saluti”.

I genitori degli alunni, tuttavia, non comprendono tale “stato d’animo” della ditta e chiedono al Comune di far rispettare alla ditta gli accordi.

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