Abusivismo, De Angelis: “La politica eviti esternazioni avventate”

di Redazione

 Marcianise. “La questione dell’abusivismo edilizio a Marcianise è complessa e molto delicata perché interessa un cospicuo numero di famiglie. Per tale ragione, è assolutamente necessario che tutti, qualsiasi sia il ruolo espletato all’interno dell’istituzione comunale, evitino avventate esternazioni generanti confusione tra i cittadini”.

Con questo monito il sindaco Antonio De Angelis interviene direttamente nella vicenda abusivismo, facendo chiarezza sul modus operandi che l’esecutivo sta adottando per affrontare la problematica. “Un Comune, come noto, – continua la locale fascia tricolore – non può riaprire i termini di un condono edilizio, essendo quest’ultima una prerogativa dello Stato.Insieme all’assessore all’Urbanistica, Giovanni Santoro, stiamo costituendo un tavolo operativo, a cui siederanno anche amministrativisti esperti, per valutare la possibilità di accettare le istanze di sanatorie di coloro che, proprietari di un manufatto illegittimo, pur avendo avviato la richiesta di condono in osservanza agli adempimenti previsti dalla normativa vigente, si sono visti rigettare la pratica per la sua incompleta definizione entro i ristretti termini cronologici fissati nel 2008 dall’allora commissario straordinario”.

Qualora tale strada non dovesse risultare percorribile, o in generale, per i casi eventualmente esclusi dalla sopraccitata misura l’amministrazione De Angelis sta già vagliando un’altra soluzione. “In applicazione alle indicazioni contenute nella legge regionale 5/2013, – spiega il primo cittadino -intendiamo recuperare gli immobili abusivi definiti dall’assise di interesse pubblico, al fine di destinarli prioritariamente ad alloggi di edilizia residenziale e di edilizia residenziale sociale, privilegiandone nell’assegnazione, mediante bando pubblico, coloro che lo occupavano al momento dell’acquisizione al patrimonio comunale. A tal fine, nella giornata del 7 gennaio, insieme con il delegato Santoro, ho partecipato ad una riunione dei capigruppo, ritenendo che fosse quella la sede utile per iniziare a valutare i criteri da adottare nella valutazione dell’interesse pubblico per i singoli manufatti. In quel frangente, ho ascoltato con attenzione tutti gli interventi dei convenuti, riservandomi di portarli all’attenzione dell’intera giunta per integrarli eventualmente alla nostra proposta”.

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