Collettore fognario, D’Alessandro: “Si sversano abusivamente acque reflue”

di Redazione

 Maddaloni. “Mortificano l’intelligenza dei cittadini, umiliano quanti negli anni scorsi hanno creduto alle loro promesse elettorali e li hanno votati, rendono inutile il contradditorio politico”.

Con queste parole esordisce l’assessore allo Sviluppo urbano integrato e piccole opere Giuseppe d’Alessandro, dopo la polemica sorta durante la conferenza di servizi a San Felice a Cancello.

“Il vero problema, – continua l’assessore- come chiarisce la nota della Regione Campania in merito all’approvazione del progetto di realizzazione del collettore fognario, sono i Comuni di San Felice a Cancello, Santa Maria a Vico, Arienzo e Cervino che si ostinano a sversare abusivamente le acque reflue provocando i ben noti allagamenti. Questi personaggi che hanno anche amministrato, ricoprendo ruoli decisionali, dov’erano fino a questo momento? Cosa sono riusciti a portare a casa in tanti anni di gestione? La risposta, mi pare sia sotto gli occhi di tutti, è nulla.E’ stato un continuo sventolio di carte sotto gli occhi dei cittadini disperati che ad ogni elezione hanno tentato una nuova strada dando fiducia ad amministrazioni di ogni colore politico.

Per quanto riguarda i risultati, mi preme evidenziare che su via Cancello stanno per essere aggiudicati i lavori di realizzazione della rotonda finanziata dalla Provincia su preciso input del sindaco Rosa de Lucia e grazie anche ai rinnovati ottimi rapporti istituzionali. Il progetto per la realizzazione del collettore fognario non può avvenire se prima non verrà finanziata la seconda tranche. E’ inutile sobbarcare di altra acqua reflua il collettore se prima non viene realizzato il ricevitore. In caso contrario il carico di acque sarebbe ancor più consistente e quindi gli allagamenti sarebbero maggiori, cagionando ulteriori danni ai residenti.

Proprio in questo sta la differenza tra pianificazione e tirare a campare, come forse alcuni degli ex amministratori sono stati abituati a fare. Il nostro impegno quotidiano è quello di valutare le criticità e le opportunità offerte per le migliori soluzioni possibili senza la continua ricerca del consenso a tutti i costi. Amministrare significa sapersi assumere anche delle responsabilità consapevoli che nel medio-lungo periodo si riusciranno ad ottenere risultati importanti. Per quanto riguarda via Carmignano il progetto non è fermo al palo.

La Regione, con cui abbiamo avuto anche diversi colloqui, deve approvare lo sblocco. Il Comune ha già anticipato la somma utile all’approvvigionamento del cantiere. Non siamo inoperosi al contrario sentiamo appieno il peso della responsabilità che i cittadini delle periferie ci hanno accordato assegnandoci il loro voto.

A tal proposito voglio sgombrare il campo da strumentalizzazioni inutili e dannose rispetto alle priorità da noi indicate. I progetti da candidare per l’accelerazione della spesa dovevano essere obbligatoriamente, così stabiliva il bando, inseriti nel piano triennale delle opere pubbliche approvato dall’Ente e quindi, chi ha asserito che manchiamo di fantasia, avrebbe dovuto leggere con maggiore attenzione e fino in fondo i documenti in suo possesso.

L’ordine stabilito avrebbe suscitato in ogni caso polemiche se fosse stato invertito. Non capisco in base a quale criterio alcuni consiglieri non ritengano prioritari interventi sulla rete idrica, fognaria e sul manto stradale delle principali arterie del centro cittadino quali via Caudina, via Libertà, via Bixio e via D’Assisi. Inoltre non è detto che la Regione, fatte le dovute valutazioni di merito, non decida di finanziare progetti collocati in altre posizioni. Altrimenti che senso avrebbe chiedere di candidare diversi progetti?”.

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