Regione Lazio, trovata microspia nella sala riunioni di Zingaretti

di Mena Grimaldi

 Roma. Una microspia artigianale è stata trovata nel bracciolo di una poltrona nella sala riunioni della Regione Lazio in uso al presidente Nicola Zingaretti.

L’apparecchio per intercettazioni ambientali è stato trovato durante una bonifica. Zingaretti ha sporto denuncia ai carabinieri. Indaga la Procura di Roma.

La microspia sarà esaminata da alcuni specialisti. L’apparecchiatura, è stato confermato a piazzale Clodio, non è in uso agli organi di polizia giudiziaria. Non era attiva, ma era funzionante.

La procura ha aperto un fascicolo processuale. Gli inquirenti attendono una prima relazione dei carabinieri prima di configurare il reato per cui procedere: questo potrebbe essere l’interferenza illecita nella vita privata o la collocazione abusiva di apparecchiature idonee ad intercettare.

Ad occuparsi del caso sarà un magistrato del pool reati contro la personalità dello Stato, guidato dal procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo.

“Nella giornata di sabato, nel corso di una periodica verifica delle difese fisiche ed elettroniche a tutela della privacy e della sicurezza degli uffici della Presidenza, è stato rinvenuto dentro una poltrona della sala riunioni un complesso apparato elettronico idoneo all’ascolto e alla registrazione ed atto alla trasmissione all’esterno. La Regione ha ovviamente informato del ritrovamento l’Arma dei Carabinieri per la dovuta denuncia, e immediatamente la Procura della Repubblica di Roma dell’avvenuto ritrovamento. La Presidenza della Regione confida al più presto che le indagini facciano luce su questo ritrovamento inquietante”. Lo scrive in una nota lo stesso Zingaretti.

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