Roma. Dopo il “boia” pronunciato dal deputato Giorgio Sorial,i parlamentari del Movimento 5 Stelle danno il via a una nuova campagna contro il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.
“Secondo voi si legge sul sito di Beppe Grillo qual è stato l’atto più grave che ha compiuto il Presidente Napolitano, quello che non potete perdonare e per il quale vorreste che si dimettesse? Partecipate al nostro sondaggio”.
L’iniziativa parte nello stesso giorno in cui sono previsti incontri a Roma tra Gianroberto Casaleggio e i componenti delle diverse commissioni. E nello stesso giorno in cui il M5S prosegue il duro ostruzionismo contro il dl Imu e Bankitalia, che rischia di decadere se non sarà converto entro mezzanotte.
“Napolitano non è esente da errori – scrivono ancora i parlamentari grillini – anche gravissimi, che inficiano la credibilità e la fiducia dei cittadini. Errori che non possono essere consentiti, in particolare quando rappresentano sudditanza a poteri stranieri, pesanti ingerenze sul Governo, occultamento fonti giudiziarie”.
Intanto, il deputato Sorial è stato indagato per offesa all’onore e al prestigio del presidente della repubblica. Reato che prevede una reclusione da uno a cinque anni. La procura dovrà ora chiedere l’autorizzazione a procedere al ministero della Giustizia.
Parole di condanna all’insulto del deputato Sorial, sono arrivate anche da Stefano Rodotà, ex candidato alla presidenza della Repubblica, che fu proposto proprio dal Movimento 5 Stelle: “Le parole dal M5S su Napolitano – ha detto Rodotà – sono assolutamente inammissibili. Le critiche sono sempre legittime; questo è un Paese in cui la critica è sempre stata esercitata ma ci vuole rispetto per le persone, prima ancora che per lautorità del Presidente della Repubblica”.