L’Aquila. Avevo dato le dimissioni perché avevo visto una reazione abnorme sia nei confronti della mia persona sia della città.
Avevo pensato che il mio passo indietro potesse salvaguardare limmagine della città. Invece dopo le mie dimissioni sono aumentati gli attacchi allimmagine della città. La città mi crede in modo imponente. Mi ha colpito una frase di una signora che mi ha fatto molto riflettere su come dovessi comportarmi. Mi ha chiesto dove fosse il mio senso di responsabilità. Mi ha fatto capire che noi dobbiamo salvare limmagine della città.
Così il sindaco de LAquila, Massimo Cialente,spiega la decisione di ritirare le sue dimissioni presentate lo scorso 11 gennaio in seguito allinchiesta su presunte tangenti negli appalti per la ricostruzione del post sisma. Unindagine in cui sono coinvolti, fra gli altri, il suo ex vicesindaco, Roberto Riga, subito dimessosi dall’incarico, l’ex assessore Vladimiro Placidi, all’epoca dei fatti tra il 2009 e il 2011, assessore alla ricostruzione e il dirigente comunale Mario Di Gregorio. Cialente, invece, non è stato mai indagato.
Ho chiesto allex capo della Procura di Pescara Nicola Trifuoggi di fare il vicesindaco ha poi aggiunto. Ripartiamo e abbiamo bisogno adesso di parlare allItalia. E sulla ricostruzione ha sottolineato: Se qualcuno ha sbagliato pagherà. Noi siamo stati gente onesta e trasparente. Io non mi sono mai accorto di nulla. Nella conferenza stampa in cui ha annunciato di aver ritirato le sue dimissioni Cialente ha sottolineato: “Sono tornato. Un nuovo inizio, una nuova fase. Sono qui a difendere la città.